Il comune di Catania ha aderito e partecipato alla manifestazione di Bologna in occasione della “XX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” organizzata dall’associazione Libera e da “Avviso Pubblico” l’associazione di Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie.
Presente all’assemblea di ieri e alla sfilata di oggi, l’assessore alla Legalità Rosario D’Agata, che indossava la fascia tricolore in rappresentanza del sindaco Enzo Bianco.
Una tradizione, quella del 21 marzo, iniziata vent’anni fa, quando le famiglie delle vittime di mafia si radunarono per la prima volta a Roma per sfilare assieme e chiedere allo Stato giustizia. Circa 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Il comune di Catania, come atto di ulteriore adesione alla “Giornata”, promuove, sempre insieme all’associazione Libera, una manifestazione per la giornata di martedì 24 marzo 2015.
I temi ed i contenuti dell’evento saranno resi noti, come già annunciato, dal sindaco Enzo Bianco, dall’assessore Rosario D’Agata e dai rappresentanti dell’associazione Libera di Catania, nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì alle ore 11 nell’Open Space (3° piano) del Castello Ursino.
“Oggi ci stringiamo intorno ai familiari delle vittime di tutte le mafie e ricordiamo il sacrificio di questi martiri della legalità, che hanno dato la vita a difesa della giustizia”. Lo ha detto il sindaco, Leoluca Orlando, in occasione della 20ma Giornata della memoria e dell’impegno organizzata da Libera.“Bisogna far tesoro dell’esempio di quanti, combattendo la mafia, hanno dato alla Sicilia e all’intero Paese una lezione di civiltà e di libertà dalle pastoie del potere criminale”, continua Orlando, che ricorda, tra l’altro, l’appuntamento di oggi pomeriggio alle 17,30 in piazza Verdi “per testimoniare la nostra vicinanza al popolo tunisino, nostro amico, e ai familiari di coloro che hanno perso la vita nel recente attacco al museo del Bardo, vittime anch’esse di una mano violenta che tenta di imporre il suo potere attraverso la morte e il terrore. Questi assassini cercano di eliminare ogni forma di dialogo e di confronto per alimentare la cultura dell’odio. Non dobbiamo cedere a queste ignobili provocazioni e proseguire, invece, sulla via dell’integrazione. Saremo in piazza, quindi, per ribadire con forza il nostro no alla mafia e al terrorismo”.