Dopo un lungo abbandono, la Reggia Quisisana, dimora borbonica di Castellammare di Stabia (NA), diventa un museo archeologico dedicato ai prestigiosi reperti del territorio stabiano.
L’inaugurazione del nuovo museo archeologico di Stabiae Libero D’Orsi si è tenuta la scorsa settimana alla presenza del sindaco Gaetano Cimmino e di Massimo Osanna, neo direttore generale dei musei e direttore ad interim del Parco archeologico di Pompei (in attesa del nuovo direttore entro aprile 2021), nominato cittadino onorario di Castellammare.
Gli ambienti, che in passato hanno ospitato perfino un albergo, riaprono undici anni dopo il loro restauro terminato nel 2009. La Reggia doveva diventare una scuola di restauro, ma l’amministrazione comunale scelse un’altra strada perdendo così altri 10 anni. Ora l’accordo tra il Comune di Castellammare e la soprintendenza di Pompei è certo: la Reggia ospiterà reperti che hanno atteso 23 anni per essere riesposti. Si tratta dei preziosi ritrovamenti in tutto l’antico Ager Stabianus effettuati da Libero D’Orsi – a cui è stato intitolato il museo – preside e ispettore onorario alle antichità, che nel 1950 avviò gli scavi in tutta l’area. Affreschi, pavimenti in opus settile, stucchi, sculture, terrecotte, vasellame da mensa, oggetti in bronzo e in ferro, che testimoniano la vita quotidiana nelle ville romane d’otium e nelle ville rustiche. I romani, infatti, sceglievano questi luoghi – così come i Campi Flegrei – per il loro ‘otium’, tempo libero, caratterizzato da una vista esclusiva sul golfo, acque termali, fontane e piscine olimpioniche.
L’obiettivo del percorso museale è offrire un quadro complessivo di Stabiae e dell’Ager Stabianus dall’età arcaica sino all’eruzione del 79 d.C. Costruendo una nuova narrazione di Castellamare, terza città sepolta (con Pompei ed Ercolano) dal Vesuvio.
Si sta già lavorando su progetti futuri: “ampliare questo museo con un’altra ala – spiega Osanna – I reperti aumenteranno e arriveranno anche da Pompei il cui Antiquarium non può contenere tutto. Inoltre ne abbiamo fatto sede del Deposito e degli Archivi del Parco Archeologico di Pompei. All’interno ci saranno attività didattiche e universitarie e, a parte, il Museo Civico della città”. Inoltre si punta a un accordo con le scuole: “Con il ministro Manfredi l’obiettivo è che questo museo, come altri luoghi d’arte locali, diventi base per l’insegnamento della storia nelle scuole”.
Da Roma arriva l’apprezzamento del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini che, impossibilitato ad intervenire, non ha fatto mancare il suo plauso: “È un giorno di festa perché il nuovo percorso espositivo amplia l’offerta turistica in Campania”, ma Osanna lancia l’allarme su una questione centrale, la mancanza di collegamenti senza i quali il progetto museale diventerebbe un’impresa quasi inutile. Il direttore generale dei musei ha sottolineato la necessità di navette che colleghino la sede espositiva alle stazioni ferroviarie di Castellamare: “Noi facciamo il nostro, sul piano che ci compete, e continueremo a farlo con grande impegno – ha spiegato – ma lo sviluppo richiede la sinergia con altre istituzioni”.
Per visitare il museo è possibile acquistare i biglietti sul sito Ticketone, unico rivenditore online autorizzato; biglietto intero 6 euro, ridotto 2 euro (+ 1.50 prevendita online). Orari estivi 9 – 19; invernali: 9- 17; chiusura settimanale martedì.