La trecentesca struttura lignea di Palazzo Steri, finalmente tornerà all’antico splendore, grazie all’intervento di restauro curato dall’ufficio Servizi Tecnici dell’università di Palermo, guidato dall’architetto Costanza Conti. I lavori prenderanno il via nel 2016 e costerà circa due milioni di euro, fondi Cipe compresi in un accordo di Programma Quadro sottoscritto dall’Ateneo palermitano all’interno del Piano Nazionale per il Sud: un accordo che porta nel capoluogo siciliano sessanta milioni di euro per le opere e i restauri legati all’Ateneo.
Si tratta di un sistema molto complesso di immagini che occupano una superficie di circa 28 metri per 8 etri e mezzo: 24 travi a sezione rettangolare sostenute da mensole divise da fasce longitudinali raffiguranti “ Le due madri del giudizio di Salomone”, “Gli Argonauti”, “Susanna al bagno”, “Giasone e Medea” e poi ancora storie legate all’Antico Testamento, drammi d’amore del ciclo carolingio e bretone e una Testa di Cristo in stile giottesco.
Il soffitto verrà interamente smontato, lavoro non facile, in quanto tempo, agenti esterni, umidità e termiti l’hanno danneggiato notevolmente recando anche problemi di stabilità.
Nell’occasione verrà anche risolto il giallo delle tavolette scomparse anni addietro, quando durante un primo restauro erano state smontate alcuni tasselli raffiguranti “L’abbraccio dei due amanti”, “Capriolo”, “Donna seduta in verziere” e “Drolerie”, mai più ritornate al loro posto; queste si trovavano a Palazzo Abatellis , oggi perfettamente restaurate, furono affidate al museo nel 1898 in occasione dei restauri diretti da Giuseppe Particolo.
Un lavoro sorprendente che ha visto la preziosa collaborazione di specialisti del settore provenienti da diversi atenei con la supervisione della Sopraintendenza ai Beni Culturali che riporterà il soffitto della sala Magna al piano nobile dei Chiaramonte all’antico splendore: una vera enciclopedia medioevale realizzata per volontà di Manfredi III tra il 1377 e il 1380