Il Presidente Svimez, Adriano Giannola, è intervenuto sul documento di fonte ministeriale pubblicato oggi dalla stampa, giudicandolo attendibile e molto esplicito nella sua secca oggettiva argomentazione. Secondo Giannola ciò “conforta quanto da tempo la Svimez sostiene in merito al percorso che contrassegna i lavori relativi alla cosiddetta autonomia rafforzata”.
Premesso che non vi è preconcetta ostilità ad affrontare il problema dell’attuazione dell’articolo 116, comma terzo della Costituzione, sembra del tutto evidente al Presidente, Svimez che “ogni accelerazione e forzatura equivale – come suol dirsi – a porre il carro davanti ai buoi, con il risultato di determinare un esito confuso e finanche pericoloso per tutti di un processo che è oggettivamente estremamente delicato e foriero di possibili serie conseguenze nei rapporti tra territori e istituzioni”.
“Il documento ministeriale – commenta Giannola – esplicita in modo dettagliato ed impietoso le tante, troppe, lacune e le cose che mancano per poter approdare ad un’intesa utile a chi la pretende, senza danneggiare chi ha tutto il diritto di essere tutelato secondo i dettami costituzionali. Ogni indebita accelerazione (magari fissata in un’intesa con clausola “salvo intese”), sarebbe solo fonte di grave disagio e di inevitabili conflitti”.
Il Presidente Svimez è convinto che, con il passare dei giorni, sembra emergere via, via con più chiarezza che “l’unico percorso praticabile è quello che la stessa Costituzione indica proprio nell’articolo 116 terzo comma: coerenza con il 119, e con la legge 42 che nel 2009 fu elaborata con il preciso intento di dare attuazione al federalismo fiscale di stampo cooperativo che ispira la riforma del titolo V”.
Proprio il fatto che da ormai dieci anni poco o nulla dei tratti fondamentali di quella legge è stato definito (a partire dai LEP e dai Fabbisogni standard) “dovrebbe rappresentare – incalza Giannola – un utile ammonimento al quale prestare la massima attenzione”. Da questa presa d’atto può finalmente prendere avvio, conclude il Presidente Svimez, una costruttiva e condivisa operazione verità, utile proprio a definire, con il rigore necessario del percorso costituzionale, la verifica e il franco confronto sul tema dell’autonomia con tutti i suoi caratteri di libertà e di responsabilità”.