Giada, vent’anni, è una fotomodella -Suicide Girl residente in Lombardia. E’ disponibile per shooting, workshop e videoclip, non posa più per scatti di nudo se non con i fotografi dello staff di SG.
Sei una Suicide Girl, vuoi descriverci cosa rappresenta questa definizione?
Suicide Girls è un sito web nato nel 2001. È un vero e proprio contenitore di bellezza: al momento noi modelle siamo circa tremila, cinquanta solo in Italia. A dispetto di ciò che viene comunemente creduto non è necessario avere capelli colorati e tatuaggi per diventare una Suicide Girl; la piattaforma vuole ribaltare gli standard di bellezza attuali proponendo sì bellezze alternative e colorate, ma dando spazio anche a tutte le altre, a differenza del mondo della moda in cui, appunto, le modelle devono rispettare dei precisi parametri.
Una delle modelle di SuicideGirls è affetta da nanismo, una ha perso una gamba, un’altra ancora ha le stampelle; puoi trovare la bellezza dalla pelle pulita e dai capelli biondi e fluenti così come quella tatuata, con piercing e dread.
I soci fondatori dichiararono appunto di aver aperto il sito semplicemente per “vedere delle belle ragazze nude”.
Sei disponibile per effettuare shooting, workshop e videoclip…
Sì, al momento quella della modella è la mia unica professione.
Non posi per scatti di nudo con i fotografi, ma soltanto con i fotografi dello staff di SG… perchè tale scelta?
Non mi precludo la possibilità di cambiare idea in futuro, ma al momento sì, è così. Ho fatto questa scelta perché posare nuda per SuicideGirls mi fa sentire parte di un cambiamento, di un vero e proprio movimento che mi dà la forza di ignorare il giudizio di una società secondo la quale una donna che mette in mostra il proprio corpo nudo è meritevole di disprezzo. Quando mi chiedono cosa dirò a mio figlio io rispondo che gli parlerò della libertà di espressione e del fatto che debba sentirsi privo di vincoli riguardo alle sue scelte, a patto che queste non limitino la libertà altrui.
Come è nata la scelta di diventare modella?
Ho iniziato per caso. Un anno fa sono stata contattata su Facebook da un fotografo che mi ha chiesto di posare per un servizio fotografico dopo essere rimasto colpito dalla mia immagine, ed eccomi qua.
Quali sono le tue aspirazioni future?
Non ne ho. Non amo pensare al futuro, mi spaventa. Vivo al presente.
Giada, quali emozioni provi quando lavori per un servizio fotografico?
A differenza di quel che si possa pensare sono una persona molto introversa. Ho trovato nella fotografia una maniera per esprimermi ed è così che mi sento posando, libera dai vincoli.
Ti affascina il mondo dello spettacolo?
No.
Il viaggio da realizzare?
Ho in programma di trascorrere un anno in Africa come volontaria per una ONG. Passare un periodo della mia vita pensando prima agli altri che a me stessa è un’esperienza che non ho mai avuto l’occasione di assaporare e spero di viverla presto.
Contatti social?
Instagram: https://www.instagram.com/giadarosalia
Facebook: https://www.facebook.com/rosaliejadesuicide