Nei prossimi giorni l’Assessorato ai Giovani metterà a bando circa seicentomila euro di finanziamento per progetti che hanno come scopo principale la riqualificazione della Galleria Principe di Napoli e il potenziamento della rete Informagiovani:
“Il progetto Common Gallery, il cui cuore sarà la storica Galleria della città di Napoli, nasce per dare vita al primo polo dei giovani di Napoli, la città più giovane d’Europa, e per dare un’anima alla storica Galleria Prince Umberto, l’ anima dei giovani e della cultura” ha dichiarato l’Assessora ai Giovani Alessandra Clemente.
“Già da venerdì scorso – ha proseguito l’Assessore – sono iniziati gli appuntamenti musicali, in collaborazione con il bar Liberty, che ogni venerdì sera animeranno la Galleria. Storicamente Napoli è sempre stata riconosciuta come “città della musica”, Negli ultimi trent’anni lo sviluppo della musica napoletana ha subito una forte frenata, dovuta spesso all’isolamento culturale causato da politiche che hanno spostato tutti i centri di promozione (discografiche, radio, tv, giornali, brand) nel nord del paese. Vogliamo, quindi, incentivare quei talenti che spesso non hanno dove esibirsi e che sempre più spesso finiscono nelle mani di sedicenti manager truffaldini, in alcuni casi legati ad organizzazioni criminali. Vogliamo ripartire dalla Galleria principe di Napoli, spazio meraviglioso, incredibilmente vicino a quei luoghi che da anni costituiscono un polo formativo per centinaia di artisti. Da troppo tempo, ormai, la Galleria versa in condizioni di abbandono, suscitando paura e indifferenza in chi l’attraversa, come una cattedrale senz’anima. Vogliamo che l’anima di quel luogo sia la creatività giovane, in un forum permanente di artisti che prendano stimoli ed energie dal conservatorio, dall’accademia di belle arti e dal museo archeologico, che di fronte alla galleria ogni giorno accoglie migliaia di turisti. Obiettivo su lungo termine è quello di rendere la Galleria un centro per le arti, la cultura e la creatività, artistica ed intellettuale”.
“Quello che da troppo tempo viene concepito come un non luogo – ha concluso la Clemente – attraversato solo di passaggio dai cittadini, deve diventare uno spazio dove i percorsi creativi, intellettuali e culturali giovanili napoletani, trovino orientamento e propulsione”.