Repubblica pubblica la “mappa del crimine ai tempi della crisi, col Centro-Nord pronto a strappare molti record al Sud Italia. I numeri non mentono, anche se possono cozzare con il senso comune. I quattro reati più in crescita negli ultimi
anni fotografano un’Italia criminale a due velocità. Dal 2009 al 2013, nel Centro-Nord i borseggi sono aumentati del 48
per cento, i furti in abitazione del 69, le rapine in casa del 90, quelle per strada del 75. Nel Sud e nelle isole la crescita
è stata invece più contenuta (borseggi +20 per cento, furti in abitazione +55, rapine in casa +66) o addirittura c’è stata una retromarcia (con le rapine in strada diminuite del 12 per cento). «Sono differenze di segno opposto a quello che ci potremmo aspettare — spiega il sociologo e professore emerito all’università di Bologna Marzio Barbagli, che scopre i dati inediti di una sua lunga ricerca — la crisi economica infatti ha colpito tutto il Paese, ma riguardo all’occupazione ha avuto conseguenze maggiori nelle regioni meridionali. Anche l’aumento dei reati dovrebbe allora essere più forte nel Mezzogiorno. Le cose invece non sono andate così». Dal 2009 a oggi, la frequenza dei borseggi è cresciuta soprattutto in Lazio, Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia e Toscana. Quella dei furti in abitazione in Trentino, Veneto, Emilia e Toscana. Il numero delle rapine in casa è salito specialmente in Piemonte, Liguria, Friuli, Lombardia, Emilia e Toscana. Quello delle rapine in pubblica via in Toscana, Trentino, Friuli, Emilia, Lazio e Lombardia. Come si spiega? Per lo più con il ruolo degli stranieri che delinquono: «Questa sorprendente tendenza — si legge infatti nella ricerca — è dovuta al ruolo che alcuni strati della popolazione immigrata, seriamente colpita dalla crisi economica, hanno avuto per questi reati; alla crescita negli ultimi anni della percentuale degli stranieri sulle persone denunciate per furti e rapine e al fatto che questa popolazione vive più frequentemente nelle regioni centro-settentrionali ». Qualche numero: gli stranieri sono il 63 per cento del totale delle persone denunciate per borseggi, il 54 per cento per furti in casa, il 47 per le rapine in
abitazione e la metà per le rapine in strada. Nelle banche invece solo sei rapinatori su cento parlano straniero.