DI LAURA BERCIOUX
Dalle carrette del mare sono sbarcati, in meno di 18 ore, 2.164 migranti. Sono stati salvati dalle navi della Marina Militare, dalla Guardia Costiera e Guardia di Finanza. L’operazione è avvenuta a 120 miglia da Lampedusa, in acque libiche. Quattro uomini armati di kalashinok a bordo di una barca hanno minacciato la motovedetta della Guardia Costiera Italiana mentre facevano i salvataggi in mare.
I 4 scafisti hanno intimato agli italiani di abbandonare il natante dopo aver fatto il trasbordo degli immigrati. La grande fuga dalla libia è impressionante e si muove velocemente per l’avanzata jihadista.
Si parla di 50mila immigrati pronti a partire e affrontare il mare da oggi in tempesta “Nella tragedia dei migranti e dell’azione di soccorso della nostra Guardia Costiere, ha detto il Ministro Lupi, è successo un fatto allarmante che segna un ulteriore salto di qualità degli scafisti. E’ indispensabile un intervento delle istituzioni internazionali in Libia”. Non c’è più tempo per l’Europa che deve rispondere a questa immane tragedia e impegnarsi nelle operazioni in Sicilia per il soccorso in mare: l’Italia non è soltanto un Paese da spremere per il debito o per le tasse, l’Italia fa la sua parte e soprattutto la fa il meridione che continua nella sua corsa per la vita da solo.