Negli ultimi venti anni sono emigrati dal Sud al Centro-Nord circa 2,3 milioni di persone. Nel 2013 secondo stime SVIMEZ si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro-Nord circa 116 mila abitanti. Non emigrano solo giovanissimi, anzi: se nel 2000 solo il 32% degli emigrati aveva tra i 30 e i 49 anni, nel 2012 la quota è arrivata al 42%, per effetto soprattutto della maggiore scolarizzazione.
I laureati non costituiscono la maggioranza dei migranti, ma sono la sezione che cresce di più, da 17mila del 2007 a 26mila del 2012, +50% in cinque anni, un numero impressionante, se si pensa che l’area sforna tutto sommato meno laureati del Centro-Nord. A livello regionale, è il Molise a perdere più laureati, essendo tali 1 migrante su 3 in regione. Se anche nelle atre regioni meridionali la percentuale di laureati sul totale dei migranti supera il 20%, tolto il Molise, si segnala quote importanti in Basilicata (29%), Abruzzo (28,7%), Puglia (27,6%). Dei 132mila abitanti che nel 2012 si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro-Nord, 43mila sono campani, 27mila 500 siciliani, 23mila pugliesi e 17mila calabresi. In senso opposto, dal Centro-Nord al Mezzogiorno, nel 2012, si sono registrati quasi 61mila trasferimenti, concentrati quasi esclusivamente in Campania (19mila), Sicilia (17mila) e Puglia (12mila).
La regione più attrattiva per il Mezzogiorno resta la Lombardia, che ha accolto nel 2012 in media quasi un migrante su quattro, seguita dal Lazio. Riguardo al titolo di studio, le regioni che attraggono più laureati sono la Lombardia, un primato che continua ininterrotto dagli anni 60, Lazio ed Emilia Romagna (25% del totale) seguiti dal Friuli Venezia Giulia (18%).