Ultimo e Savaglio. Due scelte forti di una giunta regionale di “destra” che ha intercettato il consenso calabrese ma oggi, già dalle sue prime ore di vita, sembra disattendere (almeno con una delle due nomine) quel vento popolare che con tutto il suo carico valoriale ha premiato la Santelli.

Sulla scelta di Ultimo, in un settore strategico per la Calabria, non si discute. A lui va il nostro augurio di “buon lavoro”. Ma quello che ci lascia stupiti è la nomina della Savaglio ad assessore regionale con delega all’Università, Ricerca Scientifica e Istruzione, cioè un ruolo diretto sulla formazione dei nostri giovani. Fidandosi del curriculum propagandato, sulla sua professionalità in campo scientifico della astro-fisica, (curriculum non trovabile sul web), quello che spicca più di tutti è invece il suo attivismo pro-gender, ovvero, il suo impegno ideologico non propriamente affiancabile ai percorsi politici di almeno due dei partiti maggiori che compongono la giunta stessa.

Su l’informato giornale “il Talebano” si può leggere: «In effetti la Savaglio fu tra i fondatori, insieme all’ex sottosegretario del governo Renzi, Ivan Scalfarotto, notoriamente impegnato per i diritti LGBT, e Luca Sofri, figlio di Adriano Sofri, del movimento i Mille per il Pd, una corrente interna al Pd dalle posizioni laiciste e ultra-radicali». Capite, quindi, che se si va ad affiancare l’attivismo gender al settore dell’istruzione, diventa una situazione esplosiva, con tutte le ricadute ideologiche sulla formazione della futura classe dirigente calabrese. Inoltre, la non coerenza tra l’azione calabrese con questa scelta ed il pensiero conservatore di vasti settori nazionali, dei partiti di riferimento, potrebbe isolare la Calabria dalle ottiche future e dalle scelte dei partiti che si apprestano a vincere le prossime elezioni politiche nazionali.

Non si capisce se l’infelice scelta derivi dalla valutazione della professionalità, oppure proprio dal suo attivismo “etico-politico”, che paradossalmente è di segno contrario alla protesta popolare stessa che ha dato il voto a questa giunta.
Se è solo una svista, che la Santelli corregga il tiro.
Forza Nuova è profondamente contraria a questa scelta.