La Regione Campania non prevede nessun taglio ai posti destinati ai disabili ma semplicemente la riconversione dei posti di riabilitazione in residenze sanitarie assistite. Come stabilisce la normativa nazionale, nessun aumento di posti per riabilitazione era consentito e quindi, per sostenere le famiglie, la Regione ha previsto la riconversione, proprio per non lasciare in difficoltà nessuna famiglia.
L’accordo con le Asl e le strutture è stato già favorevolmente concluso nelle ore scorse per le province di Avellino e Benevento, nei prossimi giorni si procederà con le altre province. Il programma di riconversione comunque prevede anche una fase di accompagnamento, finchè non saranno completate le riconversioni o attivazioni. A fronte della chiusura di 1.530 posti semiresidenziali di riabilitazione per disabili mentali saranno attivati 3.170 posti letto in residenze sanitarie assistenziali (RSA) e centri diurni per disabili non autosufficienti.
L’offerta di posti da attivare è di molto superiore a quella di riabilitazione oggetto di riconversione, con ciò ampliando notevolmente il numero di disabili arruolabili e, in definitiva, con un miglior soddisfacimento dei livelli di assistenza oltre che una maggiore appropriatezza. La manovra non è dettata da esigenze di ordine economico, ma si inserisce in una più ampia strategia di riequilibrio dell’offerta che la Regione avrebbe dovuto comunque perseguire anche a prescindere dal Piano di rientro.
Questa mattina l’assessore alle politiche sociali Bianca D’Angelo e il direttore generale della sanitá Mario Vasco sono scesi in piazza per dialogare con le associazioni presenti. La Regione è pronta in qualsiasi momento al dialogo con i cittadini e sarà sempre al loro fianco contro i tagli previsti dal governo. L’Ente comunque non lascerà nessuno a casa nonostante la forte riduzione di fondi che penalizza e penalizzerà ancora di più l’assistenza in futuro.