Ha riportato 30 giorni di prognosi il vicepreside della scuola secondaria di I grado ‘L.Murialdo’ di Foggia colpito sabato scorso alla testa e all’addome da pugni dati dal genitore di un alunno che il giorno prima era stato rimproverato. La notizia, gia’ riportata dai giornali locali, e’ stata confermata oggi con ulteriori particolari su quanto avvenuto. L’uomo si sarebbe scagliato contro il professor Pasquale Diana, colpendolo, tra l’altro, con un pugno al volto. Il docente ha subito traumi.
“Quelli di Foggia sono fatti gravi. La violenza fisica o verbale non e’ mai tollerabile. E lo e’ ancor meno quando si verifica all’interno di una scuola”. Lo afferma in una nota la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli relativamente all’episodio che ha riguardato un docente, vice del dirigente scolastico dell’Istituto ‘L. Murialdo’ di Foggia, aggredito sabato scorso da un genitore.
“Perche’ non ho reagito? Perche’ avevo gli occhi del figlio di chi mi stava aggredendo e dei miei ragazzi addosso. Noi abbiamo fatto tante lezioni sul rispetto delle regole e sul linguaggio non violento, reagendo avrei annullato tutto quello che avevo cercato di insegnare loro e non me lo sarei mai perdonato”. Lo racconta all’ANSA Pasquale Diana, il vicepreside della scuola secondaria di I grado ‘L.Murialdo’ di Foggia colpito sabato scorso alla testa e all’addome da pugni dati dal genitore di un alunno che il giorno prima era stato rimproverato.