«Sui temi dello sport e della cultura è necessario cambiare passo e voltare pagina dopo l’immobilismo dell’amministrazione Abramo che, negli ultimi 5 anni, ha completamente tralasciato ogni tipo di politica attiva a sostegno di due temi, lo sport e la cultura, che sono determinanti per lo sviluppo sociale di una comunità». È il commento di Nicola Fiorita, candidato a sindaco del movimento Cambiavento e delle liste civiche Insieme per Fiorita e Catanzaro 1594, che ieri pomeriggio ha incontrato gli sportivi del tennis nell’ormai ex centro sportivo di Pontepiccolo e i genitori degli studenti del Conservatorio di Catanzaro, emblema di un fallimento politico e amministrativo che rischia di cancellare il futuro di decine di giovani catanzaresi.
«Nel giro di poche ore ho incontrato due importanti realtà diventate simboli di quella cattiva amministrazione che alla risoluzione dei problemi reali della città, antepone la propaganda del taglio dei nastri e delle passerelle», spiega Nicola Fiorita. «Due realtà determinanti per le politiche sportive e per le politiche culturali – rimarca il candidato a sindaco – sono state lasciate morire in modo del tutto inspiegabile. Le parole dei genitori degli studenti del Conservatorio sono state forti e comprensibili e lasciano esterrefatti dinanzi all’approssimazione di chi ha governato la città nell’ultimo lustro. Stesso discorso vale per chi sperava che i campi da tennis del quartiere Pontepiccolo diventassero un luogo simbolo per lo sport catanzarese. La rabbia di chi, in tuta e con la racchetta in mano, ha voluto incontrarmi è la naturale conseguenza di non scelte, o forse di cattive scelte, che definire scellerate è fin troppo poco».
«Serve una nuova rotta, un cambiamento vero e delle risposte immediate – conclude Fiorita – I campi da tennis diventati ricettacolo di rifiuti e simbolo di degrado, hanno bisogno di un progetto di rilancio e di una visione politica ben diversa da quella dell’amministrazione Abramo. Allo stesso modo è necessario intervenire con urgenza per garantire agli studenti del Conservatorio le risorse necessarie a concludere l’anno accademico e un futuro in questa città a chi ha scelto di vivere di musica e per la musica».