Oltre due ore di musica per ripercorrere una carriera iniziata negli anni ’70, quarant’anni di storia personale e collettiva, per parlare di sentimenti ma anche delle trasformazioni del nostro Paese. Cosi’ Fiorella Mannoia ha incantato il Teatro di Verdura di PALERMO, che ha ricambiato con il tutto esaurito e lunghi applausi. La voce profonda e graffiante della Mannoia viene esaltata dall’intesa perfetta con la sua band, un fondersi l’uno con l’altro che conquista la platea. La cantautrice non si risparmia, passando con disinvoltura da ‘Caffe’ nero bollente’ a ‘Sally’, da ‘Quello che le donne non dicono’ a ‘I treni a vapore’, da ‘Io non ho paura’ a ‘L’amore si odia’. Snodo centrale i brani dell’ultimo album ‘Sud’.
E proprio il Sud viene celebrato dalla Mannoia. Lo spettatore viene condotto per mano in un viaggio fatto di accordi e note lungo i Sud del mondo. E torna piu’ volte il tema dell’accoglienza, della conoscenza di se’ e dell’altro. Intenso l’omaggio a Renato Zero con ‘Cercami’ e a Lucio Dalla con ‘Tango’.