“Escludere Fiorella Mannoia dal concertone di capodanno la dice lunga sulla paura che il potere ha delle sue parole “rivoluzionarie” e fuori dal coro, sulla miseria morale del sistema Italia e sulla premeditata emarginazione del Sud – scrive su Facebook di Raffaele Vescera – Fiorella, con la sua straordinaria capacità interpretativa, la voce espressiva, calda e dolce, unita alla non comune intelligenza creativa, e a un grande coraggio civile, è quanto di meglio possa offire la musica italiana. A lei va tutta la nostra solidarietà, noi stiamo con Fiorella e continueremo ad ascoltarla, non c’è concertone di regime che tenga”.