Picchetto Sabato lavorativo – Fiat di Pomigliano (Photo credit: LabPol Iskra) |
Riprendere la lotta unitaria per difendere il posto di lavoro negli stabilimenti Fiat di Pomigliano e Nola: e’ quanto propongono le diverse anime dei comitati di lotta di operai in cig e dei sindacati di base, che hanno rilanciato, anche nel corso dell’assemblea in fabbrica convocata da Fim, Uilm, Fismic e Ugl, nuove iniziative in difesa dell’occupazione. ”Non possiamo fare la fine degli operai Electrolux – spiegano alcuni cassaintegrati – dobbiamo tornare tutti dentro, e a salario pieno. Dopo cinque anni di Cig, non ce la facciamo piu’, e a marzo scadra’ anche quest’ultimo periodo di cassa integrazione”. Malcontento, tra i cassaintegrati, per le mancate risposte, da parte delle rsa dei sindacati firmatari, di date certe sul rientro di tutti. ”Ci avevano detto che a luglio dello scorso anno saremmo rientrati tutti – spiega Giuseppe, 43 anni – ma ancora nulla e’ cambiato. E la Fiat nel frattempo ha chiesto altra cig, e non accenna a farci capire quando e se rientreremo tutti. Le rassicurazioni non ci bastano”.
Timori sposati dallo Slai Cobas, dalla Fiom, dai Cub, e dal comitato di lotta ‘cassaintegrati e licenziati Fiat di Pomigliano’: da questi ultimi l’invito ad una manifestazione nazionale ai cancelli dello stabilimento per il prossimo marzo, con l’annuncio di vere e proprie barricate. ”Siamo stanchi – spiegano dal movimento – dobbiamo rientrare tutti e a salario pieno. A Pomigliano come a Nola e all’ex Ergom di Napoli. E’ assurdo proporre contratti di solidarieta’ che ridurrebbero lo stipendio a chi e’ dentro, e non migliorerebbero le condizioni economiche di chi e’ fuori”. Contratti di solidarieta’ che la Fiom sembra pronta a ‘ritirare’, ma solo in cambio di un’alternativa. ”Ma solo se sul piatto ci saranno alternative che facciano rientrare tutti al lavoro”, spiega Franco Percuoco, responsabile settore auto per la Fiom di Napoli. Da parte dei sindacati firmatari, invece, solo ”ottimismo e fiducia nel futuro”, e l’annuncio di una nuova richiesta di incontro con il Lingotto per discutere del futuro dei cassaintegrati. (ANSA).