La pandemia ha segnato la vita quotidiana di milioni di persone, e fare sport sembra essere passato in secondo piano rispetto a problemi più urgenti. Ma quando l’organismo risente di cattive abitudini e sedentarietà è facile pentirsi dei momenti in cui si è deciso di sacrificare l’attività fisica per dare spazio ad altre necessità. L’assenza o l’insufficienza di moto, però, è spesso il motivo per cui si soffre di dolori muscolari o articolari, ed è tra le prime cause del colpo della strega, dell’insorgenza di malattie cardiovascolari, dell’accumulo di grasso addominale e quindi di sovrappeso e obesità. Anche stress e nervosismo possono venire accentuati da condizioni di totale o parziale assenza di attività motoria: stati emotivi ansiosi o nervosi, d’altra parte, sono fisiologici in una congiuntura come quella derivata dalla diffusione del virus e dall’adozione delle relative misure di sicurezza.
Quindi, se da una parte è necessario continuare a fare sport – o perlomeno, una qualche forma di attività motoria – dall’altra è altrettanto indispensabile conciliare questa necessità con le misure adottate dal governo per limitare la diffusione del virus, e praticare sport con attenzione e responsabilità. Ne consegue che, per tutti coloro che vedono lo sport come qualcosa di utile ma faticoso, diventa assai facile desistere e decidere di sospendere la propria attività fisica. Palestre e piscine chiuse o ad accesso limitato, restrizioni negli orari degli spostamenti e nelle distanze che è possibile coprire, chiusura dei negozi che vendono l’attrezzatura, nei casi peggiori anche chiusura dei parchi cittadini e delle zone pedonali in cui si è soliti praticare attività sportiva: ognuno di questi casi si è presentato, almeno una volta e per un tempo più o meno indeterminato, a chi pratica sport. Il semplice fatto di non poter sapere quando avrà fine questa situazione emergenziale ha influito sulle decisioni che riguardano la programmazione dell’attività motoria, come l’iscrizione in palestra o in piscina. Quelle lezioni di tennis che da tempo avremmo voluto iniziare: rimandate a tempo indeterminato.
Tutto ciò ha ovviamente un peso anche dal semplice punto di vista psicologico: non esistono ancora dati e stime ufficiali, ma è evidente che chi aveva appena iniziato a consolidare una routine basata su allenamenti o corsa all’aperto ha avuto non poche difficoltà nel gestire i cambiamenti imposti dalle norme di sicurezza, e molti, semplicemente, hanno deciso di posticipare o rimandare i buoni propositi a tempi migliori. Eppure, dal momento che non è chiaro quando sarà possibile tornare del tutto a uno stile di vita simile a quello pre-pandemia, è invece bene riprendere in mano la situazione e tornare a dedicarsi con costanza all’attività sportiva. Le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consigliano di dedicare all’attività fisica almeno 20 minuti al giorno: per assicurarsi degli effettivi benefici sulla salute, le linee guida del Ministero della Salute e degli organi internazionali indicano infatti tra i 150 e i 300 minuti a settimana la “quantità ottimale” di attività fisica per mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato.
Ecco dunque una breve lista di consigli per perseverare nei buoni propositi e continuare o riprendere a praticare attività sportiva, nonostante le limitazioni allo spostamento imposte dalla pandemia.
- Poco è sempre meglio di niente. È bene tenere a mente che non occorre fare sempre tutto alla perfezione o al massimo delle nostre capacità, ma che questo non giustifica la continua procrastinazione: anche solo pochi minuti di attività motoria al giorno possono fare la differenza.
- Stabilizzate gli orari. Per quanto possibile, cercate di creare una routine facile da replicare giorno per giorno, in modo da stabilizzare il ciclo veglia-sonno, quello dell’appetito ed inserire, gradualmente, anche l’abitudine a fare una breve passeggiata o una sessione di allenamento in casa, sempre alla stessa ora.
- Sfruttate le prime ore del mattino. Come è risaputo, fare sport dopo il risveglio è molto salutare e aiuta ad iniziare la giornata al meglio. Inoltre, è più difficile rimandare il momento dell’attività motoria se è la prima abitudine della giornata, e se lo pratichiamo in un orario in cui difficilmente siamo interrotti da chiamate, call di lavoro, messaggi e altro.
- Associate lo sport a qualcosa che vi appassiona. Se siete amanti della musica, approfittate del momento in cui vi allenate per ascoltare una playlist che vi piaccia o che vi fornisca la giusta energia o motivazione. Potete provare anche ad ascoltare un podcast o un audiolibro: spesso una camminata veloce con qualcosa di interessante negli auricolari è molto più invitante di una semplice camminata veloce.
- Cercate l’attività motoria che fa per voi. Se sentite di non essere abbastanza motivati, provate con qualcosa di diverso: fare attività fisica non vuol dire necessariamente praticare sempre la stessa sequenza di allenamento casalingo, con flessioni, addominali e squat. Esistono molti modi per bruciare calorie e potenziare la muscolatura: c’è chi si diverte di più con la danza o con la zumba, c’è chi preferisce utilizzare videogames e dispositivi virtuali, chi si riscopre con lo yoga o il pilates, e così via.