Più di qualche “abitante culturale” sarà sobbalzato sulla sedia o sul divano alla lettura il pezzo di Antonello Caporale apparso sul Fatto Quotidiano di domenica 30 Agosto: il noto giornalista denunciava lo stop all’acquisto di libri da parte della Biblioteca Provinciale “T. Stigliani”, accolta dallo storico Palazzo dell’Annunziata sita in Piazza Vittorio Veneto a Matera. GIà negli ultimi mesi la Biblioteca è stata al centro di un intenso dibattito che ha registrato una forte denuncia da parte dei dipendenti della stessa i quali segnalavano gravi carenze anche nella manutenzione ordinaria dei locali tali da mettere a rischio l’importante patrimonio custodito all’interno del palazzo.
Le rimostranze dei dipendenti, come spesso accade, sono state eluse dal vecchio giochetto dello “scaricabarile”: Regione e Comune fanno spallucce e puntano il dito contro la “abroganda” Provincia che nel frattempo resta silente.
Eppure la Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” è una delle biblioteche più importanti e ricche del Mezzogiorno: lo stesso Caporale la esalta parlando di “un indice di quasi 250 mila volumi e un catalogo impareggiabile. Circa 100 manoscritti e incunaboli, trentamila volumi del Fondo antico, tra cui rare e preziosissime pergamene, 130 mila testi del fondo moderno – e la storia contemporanea – dal dopoguerra ad oggi – nella rassegna quotidiano con più di 1300 testate. Insomma, un vero e proprio inestimabile tesoro!
Nonostante ciò, assistiamo all’ennesimo paradosso lucano che si amplifica ancora di più se teniamo conto dell’ ambitissimo traguardo raggiunto da Matera ovvero, quello di essere stata nominata, nell’ottobre 2014, Capitale Europea della Cultura 2019. A quasi un anno da quel giorno di festa per tutti i lucani, Matera pare avviata a diventare una delle mete più visitate dai turisti di tutto il mondo. Nei prossimi quattro anni ci sarà molto da lavorare per onorare al massimo il titolo di Capitale Europea della Cultura: ma segnali profondamente negativi come quelli che giungono dalla deriva cui pare condannata la Biblioteca Stigliani lasciano esterrefatti. Negare ad una biblioteca pubblica l’acquisto dei libri, delle riviste e dei giornali significa distruggere la memoria storica e bloccare il processo di crescita culturale e civica della comunità lucana. Significa riprodurre a Matera uno scenario simile a quello del romanzo di Ray Bradbury: per ritorsione nei confronti dei cittadini che si sono macchiati del “reato di lettura”, si “bruciano” i libri della imponente Biblioteca Stigliani. Tagliando i fondi alle biblioteche, è chiaro il messaggio che il governo regionale e provinciale, ma anche comunale, vogliono dare: cittadini, non leggete! Non vi formate una coscienza e una capacità critica! Magari usate solo la televisione per capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato!
Per questo il M5S Basilicata ha depositato una interrogazione finalizzata a spingere la Giunta Regionale a garantire che la Biblioteca “T. Stigliani” di Matera possa, nel più breve tempo possibile, tornare a riacquistare i libri, giornali, periodici e riviste nonché ad effettuare le manutenzioni necessarie, ricominciando, in tal modo, a prestare tutti i propri essenziali servizi (ad alta intensità culturale) a favore della cittadinanza.
Non si perda tempo, quindi. Matera non si culli sugli allori, il 2019 deve essere un volano di sviluppo a lungo termine, non certo un banale contenitore di eventi che spesso di culturale hanno poco o nulla. Gli investimenti pubblici (in primis quelli comunitari) devono essere canalizzati nella valorizzazione dell’enorme patrimonio culturale, artistico e paesaggistico di cui Matera e la Basicata dispongono. Non possiamo permettere che la spesa pubblica venga dispersa in mille rivoli clientelari: si investano i soldi pubblici nella cultura, quella vera, nel contesto della quale le biblioteche hanno un posto fondamentale e insostituibile. Lasciar morire la Biblioteca “T. Stigliani” significherebbe annunciare al mondo che Matera 2019 da opportunità di sviluppo si è anzitempo trasformata nel tanto paventato bluff, nella solita girandola lucana di incarichi, soldi e prebende da distribuire a parenti e amici della politica che conta, l’ennesima occasione drammaticamente persa per i lucani. Il M5S Basilicata non può permettere che finisca davvero così. Perchè “dietro ad ogni libro c’è un uomo” (Ray Bradbury, in “Fahrenheit 451”).