Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte potrebbe incontrare domani i vertici di ArcelorMittal e i parlamentari pugliesi del Movimento, per provare a convincerli ad accettare l’idea di ripristinare lo scudo penale per l’azienda che vuole recedere dal contratto d’affitto dell’ex Ilva. Da più parti si sostiene che la mancanza dell’immunità sia soltanto un alibi per l’azienda, che vorrebbe invece gettare la spugna per questioni economiche. Ma è un alibi che potrebbe avere un peso in caso di vertenza legale. A favore del ripristino dello scudo c’è il Pd, e buona parte del Movimento (ma non Luigi Di Maio), oltre che il premier Conte. Sì anche dall’opposizione, da Forza Italia alla Lega. Matteo Salvini arriva a dire: «Pur di salvare l’ex Ilva siamo disposti a tutto». Italia viva è pronta a presentare un emendamento al decreto fiscale per ripristinare lo scudo. E il delicato momento che riguarda l’impianto di Taranto impone una decisione veloce anche su Alitalia. L’accelerazione auspicata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sembra aver avuto effetto sui tavoli tecnici. Tra oggi e domani i soci italiani della cordata – Ferrovie dello Stato ed Atlantia – si aspettano un segnale chiaro dai potenziali partner industriali.