Eccellenze come il Parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma, l’olio extravergine di oliva, i salami e la mozzarella sono finiti sotto la lente di un sistema di classificazione nutrizionale, che rischia di avere un effetto bomba sul made in Italy. I primi a salire sul banco degli imputati, con le imprese agroalimentari italiane a formulare l’accusa, sono i cugini francesi, ideatori dell’etichetta. Il ministero delle Politiche agricole di Teresa Bellanova spiega a “La Stampa” che <L’etichetta “a semaforo”, applicata sui prodotti in alcuni Paesi europei, non fornisce un’informazione compiuta al consumatore, che invece va messo nella condizione di sapere esattamente che cosa ogni alimento contiene>. E porta avanti un’etichetta “all’italiana” da porre sui prodotti, con più informazioni nutrizionali, a partire dalla dose giornaliera consigliata. Obiettivo: farla adottare in tutta Europa.