Lo Stromboli e’ un vulcano attivo e ne ha dato prova molte volte. Prima dell’eruzione di ieri, il vulcano si e’ “fatto sentire” in altre occasioni piu’ o meno recenti. Sequenze esplosive si sono verificate lo scorso anno, il 24 aprile, il 7 e il 18 marzo. E nel corso del 2017, il 1 dicembre, il 1 novembre, il 23 ottobre e il 26 luglio. Ma quella di oggi sembra essere stata piu’ violenta, tanto che gli esperti la paragonano a quella avvenuta tra il 2002 e il 2003. Il 30 dicembre 2002 l’attivita’ dello Stromboli ha causato una frana che, a sua volta, ha generato un’onda anomala di circa venti metri, causando feriti, danni a diverse imbarcazioni e ha fatto scattare il piano di evacuazione dell’isola. Il maggior pericolo delle eruzioni dello Stromboli, infatti, e’ legato al rischio tsunami. Di recente uno studio italiano, pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha documentato ben tre tsunami che nel Medioevo hanno raggiunto le coste della Campania. Stando ai ricercatori, sarebbero avvenuti nel periodo compreso fra il 1343 e il 1456. Il principale dei tre tsunami e’ stato quello del 1343 e, secondo gli esperti, e’ quasi certamente riconducibile alla grave devastazione dei porti di Napoli e Amalfi di cui fu testimone il poeta Petrarca. Questo indurrebbe a ritenere che le eruzioni dello Stromboli potrebbero avere effetti devastanti anche oggi.