È stata battezzata l’Atlantide cinese, un’intera città sommersa con tanto di case, templi, strade pavimentate, individuata sul fondo di un lago artificiale nella provincia costiera dello Zhejiang, nel sudest del Paese. Dalle foto dei sommozzatori si percepisce con molta chiarezza che gran parte degli edifici, delle strade e dei templi della città è rimasta intatta: “Siamo stati fortunati” – ha dichiarato uno dei membri della squadra – appena ci siamo tuffati nel lago abbiamo trovato le mura di cinta della città, e abbiamo prelevato alcune delle pietre delle quali sono fatti”. Costruita dalla dinastia degli Han Orientali (dal 25 al 200 dc), la città è stata volutamente sommersa nel 1959 per la costruzione di una diga. Una volta era la città di Shi Cheng, ed era il centro della vita politica ed economica dello Zhejiang, conosciuta anche come “Citta’ del Leone” per la sua vicinanza alla Montagna dei Cinque Leoni. Nel 1959 il governo cinese decise, in nome dell’industrializzazione, di costruire una centrale idroelettrica sul fiume Xinan. Per dotare la nuova centrale del necessario bacino fu costruita una diga, e l’antica città venne sommersa dalle acque, dando vita a quello che oggi viene chiamato il lago di Qiandao. A seconda del punto del lago dal quale si misura, “l’ Atlantide cinese” si trova tra i 25 ed i 40 metri di profondità. Ora il governo del Zhejiang, una delle province piu’ industrializzate e ricche della Cina, ha deciso di sfruttare la citta’ sommersa per incrementare il turismo.