È il giorno della fiducia alla legge di Stabilità. Alle 10.30 inizieranno le dichiarazioni di voto. Alle 12.10 è prevista la prima “chiama” dei deputati cui seguiranno le votazioni degli ordini del giorno, le dichiarazioni di voto e il voto finale. L’Aula sarà poi chiamata ad approvare la seconda nota di variazione al Def, il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e bilancio per il triennio 2014-2016. Le dichiarazioni di voto finale sono previste alle 12 di sabato, con diretta televisiva. La legge di stabilità ha scatenato le proteste dei sindaci e degli industriali. Il presidente dell’Anci Piero Fassino attacca la “netta e inaccettabile riduzione delle risorse a disposizione dei Comuni con gravi e inevitabili conseguenze sull’erogazione dei servizi ai cittadini”. “Bisogna cambiare registro perché è a rischio la nostra stessa esistenza come Paese industriale” tuona il numero uno di viale dell’Astronomia Giorgio Squinzi secondo cui la legge di stabilità è “un’occasione persa”. Immediata la replica del premier Letta: “Ho la responsabilità di tenere la barca Italia in equilibrio e voglio che ci siano strumenti per la crescita senza sfasciare i conti. Nessuno ha la bacchetta magica”. Controreplica di Squinzi: “Noi non le abbiamo chiesto di sfasciare i conti, ma di allocare quelle poche risorse che purtroppo ci sono in questo momento per non sfasciare il Paese”.