Ecco il testo letto ieri in Chiesa dalla moglie del Carabiniere ucciso a Roma
Un giorno il buon Dio stava creando un modello di donna da destinare a moglie di carabiniere. Era al lavoro quando un angelo gli disse: «Signore, mi sembra che voi vi stiate preoccupando troppo. Perché deve essere così diversa dalle altre donne?». Il Signore rispose: «Questa donna deve essere indipendente. Possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo. Essere una perfetta padrona dicasa per quattro invitati come per quaranta anche se preavvisata solo un’ora prima, deve essere sempre attiva ed intraprendente, far fronte a tutte le necessità, essere capace di svolgere allegramente le sue mansioni anche se è stanca o ammalata, ed essere capace di cambiare casa, abitudini e amicizie spesso e all’improvviso». L’angelo scosse la testa: «Impossibile!».
Il Signore proseguì: «La doteremo di un cuore particolarmente forte, capace di sopportare il dolore delle separazioni, di dare Amore senza riserve, di offrire energie al marito nei momenti più difficili e di continuare a lottare anche quando è carico di lavoro e stanco». «Signore-disse l’angelo toccandogli il braccio dolcemente-, andate a coricarvi e riposatevi un po’. Potrete terminare domani». «Non posso fermarmi adesso -disse il Signore -. Sono così vicino alla creazione di qualcosa d’unico. Questo tipo di donna si curerà da sola quando è malata, saprà dire “arrivederci” a suo marito su di un molo, in un aeroporto o in una stazione, comprendere perché è importante che egli parta ed aspettarlo con rispetto».
L’angelo si avvicinò al modello di donna lo guardò da vicino e sospirò: «Sembra ben fatta, ma ha l’aspetto troppo dolce». Replicò il Signore:«Ma ha la forza del leone, non immagini tutto ciò che è capace di sopportare». Alla fine l’angelo si chinò e fece scorrere il suo dito sulla guancia di quella nuova creazione di Dio. «C’è una perdita! -esclamò-Qualcosa non va in questa creatura». Il Signore parve offeso dalla mancanza di fiducia dell’angelo. «Ciò che tu vedi non è una perdita -disse-è una lacrima!». «Una lacrima? Perché dunque?», domandò l’angelo. «È per la gioia, il dolore, la solitudine e la fierezza che solo la moglie di un carabiniere prova ed è dedicata a tutti quei valori cui suo marito è legato e che lei farà suoi», disse il Signore dando vita a quella dolce creatura. Anche l’angelo, commosso, pianse.