Lo spot con il quale le Ferrovie celebrano l’Alta velocità è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso delle critiche. E, la rivolta social, è partita proprio dalla Sicilia. Con un contro-spot che la dice lunga sulla tensione che ormai cova contro il servizio ferroviario. Soprattutto per lo slogan che chiude il video in onda sulle tv nazionali in questi giorni, quando si dice che è cambiato per “tutti” il modo di viaggiare. Per tutti tranne che per chi vive al di sotto di Salerno. Oltre il danno anche la beffa.

«Le Ferrovie dello Stato con uno spot celebrano i dieci anni dell’alta velocità italiana dicendo che è cambiato il modo di viaggiare di tutti. Ma di tutti chi?L’alta velocità funziona solo al Nord e in Sicilia hanno previsto di non farla arrivare mai. I siciliani l’hanno pagata con le loro tasse e non ne ricevono alcun vantaggio. E dobbiamo anche sopportare questo spot indecente…». A parlare è l’Unione dei Siciliani – Sicilia Nazione. Quando il filmato si conclude, con la scritta: «È il bello di viaggiare insieme, ad alta velocità». La versione goliardica aggiunge: «Ma non in Sicilia».

L’artefice della protesta, il coordinatore nazionale dell’Unione dei Siciliani-Sicilia Nazione, non si sottrae alle sue responsabilità: «Non possiamo più tollerare che, oltre a essere di fatto cittadini di serie B, ci sfottano pure e si comportino come se l’Italia finisca molto prima dello Stretto», dice Rino Piscitello.