Sarà un fine anno di lavoro per Parlamento e governo che, almeno in parte, rovinerà le vacanze a molti nei palazzi della politica. Se infatti oggi, antivigilia di Natale, sia Camera che Senato sono state ancora impegnate con due distinti voti di fiducia (rispettivamente sul cosiddetto Dl salva Roma e sulla legge di Stabilità), si sa già che venerdì 27 dicembre il primo dei due provvedimenti dovrà essere licenziato in via definitiva da Montecitorio, non prima di aver votato anche gli ordini del giorno ad esso connessi. Ma poiché il decreto in questione è stato modificato dalla lettura della Camera e scade il 30 dicembre prossimo, a quel punto sarà di nuovo il Senato a doverlo licenziare in via definitiva entro i tre giorni successivi: Palazzo Madama l’ha infatti già messo in calendario per sabato 28 dicembre. Nel frattempo l’esecutivo sarà chiamato (il 27 dicembre stesso) a varare e pubblicare al più presto in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto dl milleproroghe di fine anno a tempo di record. Solo così infatti riuscirà a rendere innocua, con una correzione in corsa ancora prima che entri in vigore il 1 gennaio del 2014, quella norma della legge di Stabilità che ha abrogato il freno agli affitti d’oro della pubblica amministrazione.