Non c’e’ solo, anche tra i minori, una preoccupante poverta’ materiale nel nostro paese ma una non meno grave miseria culturale e intellettuale che si trasforma in un macigno sul proprio futuro difficile da scalfire e che rischia di rappresentare una pesante ipoteca sulla vita di milioni di giovani e di ragazzi. E’ con questa consapevolezza che il governo ha stanziato circa 500 milioni di euro per le periferie urbane e che oggi il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e’ tornato oggi ad invocare un cambio di velocita’ in questo tipo di politiche affermando che “se nel secolo scorso abbiamo vinto la battaglia, non scontata, della conservazione dei centri storici oggi e’ il tempo di un grande intervento nel paese sulle periferie, dove vivono milioni di cittadini”. Lo ha fatto presentando, presso la sede del Mibact a Roma, il progetto “Arte alla luce” che nasce dal Protocollo d’intesa fra Save the Children e Mibact-Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane.

Un progetto, e’ stato spiegato oggi, che coinvolgera’ circa 50 ragazzi dai 13 ai 17 anni, delle citta’ di Palermo, Gioiosa Jonica e Bari. Tre artisti: Massimo Grimaldi, Domenico Mangano e Adrian Paci li accompagneranno, per tre giorni, nella elaborazione di un percorso artistico. Un workshop che sara’ preceduto da due settimane di incontri e formazione. L’iniziativa si dispieghera’ all’interno dei “Punti Luce” di Save the Children di Palermo, Gioiosa Jonica e Bari, le strutture socio-educative aperte dall’Organizzazione in 9 regioni, per un totale di 16 fino ad ora , allo scopo di contrastare la poverta’ educativa dei bambini, offrendo attivita’ formative, ricreative, creative e accompagnamento allo studio.

Il primo week end di arte sara’ il 18-20 dicembre a Palermo, con il coinvolgimento di circa 20 ragazzi e ragazze del Punto Luce di Save the Children a Zisa e del quartiere Zen 2, , che saranno guidati dall’artista Domenico Mangano. Il progetto proseguira’ quindi l’8-10 gennaio 2016 presso il Punto Luce Save the Children a Bari, con l’artista Massimo Grimaldi e il 26-28 febbraio presso il Punto Luce Save the Children di Gioiosa Jonica, con il contributo dell’artista Adrian Paci. Roma, 30 nov. (askanews) – Secondo i dati contenuti nell’Atlante dell’infanzia di Save the Children, non c’e’ solo la poverta’ economica a colpire i bambini ma anche la poverta’ educativa, cioe’ la mancanza di opportunita’ formative e ricreative fondamentali per il pieno sviluppo di un bambino e adolescente. In Italia circa 2 minori su 3 (il 64%) fra 6 e 17 anni non hanno visitato una mostra o museo, un sito archeologico, non sono andati a concerti o a teatro, non hanno letto un libro, non fanno attivita’ fisica regolare, non usano tutti i giorni Internet, vivono quindi una condizione di deprivazione culturale e ricreativa.

Percentuali che salgono ulteriormente in Sicilia (79%), Calabria (78,4%) e Puglia (74%). Prendendo in esame il solo dato sulla fruizione artistica, emerge come il 55,2% dei minorenni 6-17 anni nel nostro paese non ha fatto visita a un museo o mostre e il 69,4% a un sito archeologico, nell’arco di un anno. In Sicilia e’ il 72% dei minorenni 6-17 anni che non ha visitato, neanche una volta in 12 mesi, una mostra o museo e il 77,6% un sito archeologico. In Puglia e Calabria il 69% di bambini e adolescenti non e’ entrato in un museo e, rispettivamente, il 75,4 e 78,6% a non aver visitato in un sito archeologico e monumenti, nell’arco di un anno. Se il ministro Franceschini ha invitato “a guardare con occhio diverso le periferie” cogliendone anche “le tante bellezze umane e culturali” definendo questa “una grande sfida per i prossimoi decenni”, il responsabile si Save the childre, Raffaella Milano ha parlato, invece, di “poverta’ educativa grave” tra i moniri nel mostro paese spesso non messi nelle condizioni di leggere un libro o visitare un museo.