Quindi, ecco i consigli per le ambiziose.
■ Puntare sulle multinazionali, dove laparità di genere è già realtà. Nelle aziende a conduzione italiana le donne al vertice sono il 38%, nelle multinazionali si è raggiunta la quasi parità: 48% di donne al top, di cui il 44% manager e il 36% amministratori delegati.
■ Scegliere il giusto indirizzo universitario. Ok a scienze finanziarie, settore in cui il 52% dei manager è donna. Da valorizzare chimica, ingegneria e informatica: nei settori dell’energia, dei beni industriali e delle comunicazioni la presenza femminile al vertice è solo del 30% e la ricerca di donne è elevata.
■ Non scoraggiarsi. Diventare Ceo è difficilissimo per una donna: il 39% delle lavoratrici riesce a fare strada, ma solo il 24% riesce a diventare top manager.
■ Pazienza. Ci vuole 1 anno in più degli uomini per raggiungete ruoli dirigenziali a parità di cv, 11 anni di arrampicata.
■ Scegliere l’azienda in cui lavorare analizzando quali e quante iniziative favoriscono le pari opportunità, il gender gap è soprattutto una questione culturale.
■ Studiate il più possibile. Le donne, per avere successo, devono essere più istruite degli uomini: le manager con un dottorato sono il 19% (9% gli uomini).
■ Non sacrificare la famiglia. L’85% delle executive riesce a diventare madre. Ma dopo i 36 anni (37% delle dirigenti).