di Diletta Capissi
A Benevento si discute sul tema “Donne, Economia, Impresa. Politiche e Governance per le Pari Opportunità?”, mercoledì 26 novembre, alle 17,30, presso la Saletta Rossa del Rettorato, in Piazza Guerrazzi. Il convegno è promosso dall’Università del Sannio in collaborazione con il Lions Club Benevento Arco Traiano e la Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari (FIDAPA BPW Italy, Benevento). Partecipano: Filippo de Rossi, Rettore dell’Università del Sannio; Guido Tortorella, Presidente del Lions Club, Rossella Del Prete, docente di storia dell’economia all’Università del Sannio e presidente della FIDAPA; Paola Saracini, delegata alle Pari Opportunità di Ateneo, Paola Pezza, direttore di Confindustria Benevento, Vincenza Stefanucci, Comitato Imprenditorialità Femminile CCIA Benevento, Emiliano Brancaccio, economista dell’Università del Sannio; Fausta Rosa, Imprenditrice Fabbriche Riunite di Torrone di Benevento. A moderare il confronto sarà la giornalista Marisa Del Monaco.
L’animatrice della discussione a più voci è sicuramente Rossella Del Prete, ideatrice e responsabile scientifica del Progetto di ricerca interdisciplinare ed interistituzionale su “Le Imprenditrici del Mezzogiorno”. Il progetto si avvale del patrocinio della Società Italiana delle Storiche e coinvolge studiosi di diverse Università Italiane, istituzioni economiche, organizzazioni professionali, sindacali e imprenditoriali. Del Prete è inoltre curatrice del volume “Le Imprenditrici del Mezzogiorno. Storia e storie di donne intraprendenti al Sud”, in corso di pubblicazione.
Ma l’instancabile ed energica professoressa ha anche il merito di aver introdotto nella FIDAPA il premio “Leonesse Sannite” che viene conferito a donne di origini coeve che si siano distinte per meriti professionali, impegno civile e professionalità. “Il premio ci fornisce la possibilità di riconoscere, da donna a donna, – dichiara Rossella Del Prete – le capacità di altre donne ma soprattutto la possibilità di esercitare il nostro ruolo pubblico (già riconosciuto a livello nazionale e internazionale con il potere consultivo presso le Nazioni Unite), a sostegno della professionalità, dell’impegno civile e politico delle donne di qualunque etnia, religione o appartenenza politica. Questo riconoscimento vuole inoltre fornire degli esempi alla nostra comunità e renderli così visibili, in perfetta sintonia con quel movimento d’opinione che è alla base della nostra Federazione”.
Quest’anno il riconoscimento di “Leonessa Sannita” sarà attribuito all’imprenditrice Fausta Rosa, delle Fabbriche Riunite di Torrone di Benevento, leader di un marchio di alta qualità e tradizione artigianale che lei stessa ha contribuito a rendere competitivo sul mercato internazionale. Una preliminare discussione focalizzerà l’attenzione sulla forte crisi economica del nostro Paese ed in particolare si analizzeranno da più angolazioni gli effetti sulle regioni del Mezzogiorno, con la recessione che ha colpito in particolare le imprese e l’occupazione, restringendo le già scarse opportunità professionali per giovani e donne.
I dati forniti dall’Istat sono drammatici: la disoccupazione giovanile sfiora punte del 61%. Una crisi che fa registrare chiusura di aziende, grave contrazione dei consumi con cessazione di attività di esercizi commerciali incapaci di reggere l’impatto recessivo, con negative conseguenze in particolare sull’occupazione femminile. Se diffusamente però si avvertono le ripercussioni economiche generate anche da una mancanza di investimenti a favore delle regioni, non si possono tuttavia trascurare i segnali di una inversione di tendenza iniziata già da alcuni anni nel Mezzogiorno che fa registrare il più alto tasso di femminilizzazione delle imprese in diversi settori produttivi. Il canale del lavoro autonomo sembra agevolare l’accesso per le giovani donne ma anche la crescita delle startup è un fenomeno in forte espansione. Le statistiche ci dicono che le donne registrate con ruoli imprenditoriali nelle imprese artigiane sono in crescita e la loro incidenza sul totale delle artigiane censite è di molto superiore alla media nazionale. La presenza attiva di donne, titolari d’impresa nell’area meridionale, è particolarmente elevata nel settore dei servizi alla persona, nelle attività connesse al turismo, in attività economiche nuove come i servizi alle imprese, nonché nel comparto agricolo.
“Tra gli obiettivi del Comitato – dichiara Vincenza Stefanucci – c’e’ quello di favorire l’imprenditoria femminile attraverso l’accesso ai finanziamenti, l’educazione all’imprenditorialità, l’ingresso alle donne in imprese tecnologiche e a quelle imprenditrici provenienti da un contesto migratorio”. Su quest’ultimo aspetto, si cercherà in particolare di dare molta importanza alla solidarietà, alla internazionalizzazione e alla cooperazione. In questa direzione appaiono assolutamente necessarie, oggi più che mai, tecniche, regole e principi che a livello costituzionale (anche europeo) vietino qualsiasi discriminazione di genere. “Sul versante dell’imprenditorialità femminile, lo scenario occupazionale meridionale sembra arricchirsi di nuovi significati – conclude la Del Prete – la possibilità di diventare imprenditrici, da un lato, sembra essere il prodotto di una libera scelta tesa a spazi di autonomia delle donne; dall’altro, si presenta come una sorta di percorso obbligato per quante vogliano sottrarsi ad un destino di disoccupazione o d’emigrazione.” Le conclusioni del convegno saranno affidate proprio all’abile sapienza imprenditoriale della signora Fausta Rosa, CEO delle Fabbriche Riunite di Torrone di Benevento.