Tutto è pronto, domani si apre il sipario sul Festival di Sanremo. Per Baglioni si tratta di “un’occasione per riportare al centro la musica popolare italiana e i linguaggi della musica. Linguaggi che non sono solamente i suoni, le note e il canto ma sono anche le parole, i contenuti”. Baglioni ormai dovrebbe aver sistema tutti i tasselli del suo Sanremo, immaginato pochi mesi fa e che adesso sembra avere quella fisionomia giusta per celebrare la canzone. Quella che Baglioni racconta come un intruglio magico fra parole e musica, un’arte povera che però dura nel tempo. Con una grande forza evocativa.
L’edizione numero 68 potrebbe davvero sapere di rivoluzione, discontinuità, immaginazione. Al festival per stupire, per cercare ancora il bello della canzone. Si vedrà se davvero Sanremo saprà conciliare e far convivere tradizione e innovazione. Lo sapremo solo da domani.