“Disegnare un mondo migliore”, era questo ciò che auspicava Oscar Niemeyer quando a Constantine/Dessinez in Algeria, durante il suo esilio, realizzò il campus universitario, un complesso architettonico poco o per nulla conosciuto rivolto ai giovani studenti affinché potessero interpretare, conoscere e costruire.
Sulla base di questi tre pilastri della filosofia architettonica di Niemeyer nasce il libro “Disegnare un mondo migliore”, scritto da Francesco Felice Buonfantino e Alessandra Pagliano, edito da Franco Angeli, volto proprio ad analizzare e studiare il complesso algerino attraverso i tre concetti che erano alla base delle metodologie progettuali dell’architetto brasiliano. In un primo percorso, infatti, i due autori illustrano le ragioni che spinsero Niemeyer a realizzare l’opera; nel secondo le riflessioni si concentrano sulla forma della struttura e sulle sue geometrie dinamiche; nel terzo cammino, infine, assistiamo a un’analisi sull’esecuzione del campus, un’opera attualmente in ristrutturazione che desta non poche perplessità, perché soltanto un esame attento e scrupoloso bellamente dell’architetto e delle ragioni che lo spinsero a realizzarla permettono ai restauratori di non snaturare il Campus.
Di questo e della figura del grande architetto si parlerà nel corso della presentazione del libro che si terrà il prossimo 18 marzo alle 15 a Palazzo Gravina, aula M. Gioffredo.
Interverranno, oltre agli autori, Michelangelo Russo, direttore del Dipartimento Architettura dell’Università Federico II, Domenico De Masi e Renata Picone. Modera Alessandro Castagnaro.