Lotta alle discariche urbane, il sindaco Leoluca Orlando punta tutto sulle azioni di controllo del territorio e sulla prevenzione del malcostume. «Il ripetersi dell`abbandono illegittimo dei rifiuti – ha dichiarato ieri mattina, intervenendo a Ditelo a Rgs – dimostra la resistenza di alcuni a superare le cattive abitudini. Bisogna insistere e cambiare atteggiamento, perché c`è ancora un problema di controllo sociale. Due le premesse da fare. Da un lato, finalmente oggi c`è un`azienda che cerca di risolvere i problemi della città e di darsi un`organizzazione; dall`altro, assistiamo ad una positiva crescita della sensibilità dei cittadini, dei comitati e dei consiglieri delle circoscrizioni che svolgono un`azione di critica e sollecitazione, ma anche di sorveglianza e controllo del territorio. A Palermo sono state censite 24 mini discariche e circa 17 siti sensibili: proprio il ripetersi del deposito illegittimo dei rifiuti, dimostra che bisogna cambiare le abitudini. I dati confermano, infatti, che c`è ancora uno scarto tra gli ingombranti rimossi dalle strade da Rap e quelli prelevati a domicilio su richiesta. È indiscutibile, dunque, che ci sia un problema di controllo sociale».
Per superare questo problema, spiega Orlando «la polizia municipale ha attivato un meccanismo di scatole nere: al momento ce ne sono due, posizionate in altrettanti luoghi e che, comunque, possono essere spostate. Ad un minimo movimento scatta un meccanismo di registrazione, con una consecutiva contestazione dell`abuso. Oltre alle due già in nostro possesso, altre due sono in arrivo». Ovviamente, spiega ancora il sindaco nell’intervista, tutto questo non può bastare: «Con il nuovo bilancio si prevede di installare sistemi di videosor veglianza nelle zone che sono, di solito, luogo di abbandono illecito dei rifiuti. Naturalmente, a ciò si affianca la sorveglianza fatta fisicamente dal personale delle pattuglie della polizia municipale, che viene inviato periodicamente nei luoghi più sensibili. È chiaro che un controllo è efficace se arriva subito dopo una segnalazione tempestiva dell`infrazione. Ed è innegabile che occorre insistere per un cambio di atteggiamento e mentalità da parte dei cittadini: ancora, infatti, c`è chi non vuole ricorrere ad un servizio (il prelievo gratuito a domicilio degli ingombranti, ndr) che esiste, funziona e ha tempi rapidissimi. L`aver dovuto chiudere con il guardrail via Palatucci per evitare che si ricrei la discarica abusiva, conferma la resistenza di alcuni a superare le cattive abitudini».
Per quanto riguarda le guardie ambientali, «si tratta di un servizio che è previsto possa essere attivato e che pensiamo di avviare non appena risolto il problema del sistema di raccolta dei rifiut. Si attende che la Regione sblocchi questo sistema di raccolta dei rifiuti per permettere ai circa 60 dipendenti di Palermo Ambiente – società pubblica che ha proprio tale finalità di svolgere la mansione di guardia ambientale. L`iter, infatti, prevede lo scioglimento di Palermo Ambiente, il suo trasferimento a Srr e il consecutivo utilizzo del personale come guardia ambientale».