“Il viceministro Bubbico asserisce che risolverà il problema dei testimoni di giustizia, ma se ciò fosse vero perchè non è in grado di risolvere il mio di problema?”. L’appello è di Luigi Coppola, testimone di giustizia di Pompei, che nei mesi scorsi aveva chiesto proprio a Bubbico di interessarsi alla drammatica situazione in cui si trova costretto a vivere con moglie e figlie.
“Senza casa, senza lavoro, ero un imprenditore e ora sono un elemosinante e un morto che cammina senza più la protezione”, è la denuncia di Coppola, che amaramente conclude: “E’ meglio espatriare che denunciare le mafie. Io posso provare che una volta che hai testimoniato diventi il niente, nessuno si interesserà se vivi oppure crepi, e il mio caso lo dimostra”. “Se è capace venga a Pompei a vedere lo Stato e l’indifferenza come hanno ridotto Luigi coppola e famiglia. Io ci metto la faccia. Faccia altrettanto Bubbico”, conclude il testimone di giustizia.
E si lamenta pure…
Se fosse per me, avresti passato tutto il resto della tua misera vita in carcere…
E in più sei anche un infame!!!
Ma sparati che fai prima!!