“Alla visita a Pompei di Matteo Renzi assieme a De Luca non c’ero, perché non ci volevo essere. Ho incontrato il premier da solo: tutto ciò che è venuto dopo non mi appartiene per niente”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in un’intervista al fatto Quotidiano, prende le distanze dal premier apparso in pubblico con il candidato del Pd in Campania, Vincenzo De Luca, con cui si ritiene agli antipodi. “Preciso che l’incontro mi è stato chiesto dal presidente del Consiglio, poco prima che tornasse da Washington. Ci siamo visti alle 9 nella stanza del soprintendente di Pompei. Abbiamo parlato con toni franchi. Si è discusso dei tagli ai Comuni, e in particolare di quelli all’area metropolitana di Napoli, che superano i cento milioni. Una discriminazione, anche perché non abbiamo sforato il patto di stabilità e non abbiamo indebitamenti a differenza di altre città. Lui ha riconosciuto questa ingiustizia, e ha preso un impegno verbale”.
Bagnoli. “Non possiamo accettare il commissariamento dell’area imposto dallo sblocca Italia, perché espropria il Comune di un terzo del suo territorio. Gli ho anche ricordato che settimane fa gli abbiamo presentato un piano per il rilancio di Bagnoli”.
Scampia. “Renzi sarà a Napoli il 16 maggio per l’inaugurazione di un’opera strategica, la stazione della metropolitana di piazza Municipio. E ha promesso sostegno al progetto di abbattimento delle Vele di Scampia e di riqualificazione di quel territorio. Per demolire le Vele servono 7-8 milioni, e possiamo usare anche fondi comunali e di privati. Vorremmo abbatterle entro il 2016, prima della fine del mio mandato.
L’abbraccio con De Luca. “Le immagini in politica contano. Dopo aver visto Renzi sono andato via. Ho voluto porre una cesura netta con tutto ciò che è accaduto dopo”.