di Massimo Calise
Nella trasmissione ‘In 1/2h’ di Lucia Annunziata di sabato 8 marzo, De Luca ha spiegato che fino alle prossime amministrative il Parlamento non modificherà la legge Severino. Il motivo, spiega, è che “i parlamentari sono abbastanza invigliacchiti e intimiditi. C’è un clima nazionale, un dibattito fatto sul nulla che non arriva mai alle questioni di merito“. Ci risiamo: De Luca non vuole essere contrariato. Se qualcuno si permette, sia esso magistrato, giornalista, avversario politico, compagno di partito, lo rampogna con il suo inimitabile stile. Tutti “grandissimi sfessati” o “invigliacchiti e intimiditi”.
Anche il suo rapporto con la stampa è colorito: “anziché comprare certi giornali è meglio comprare una zeppola”.
Rivela il suo intimo amore per la cultura quando, nell’aula magna dell’Istituto Genovesi-Da Vinci di Salerno, si è lasciato andare ad un illuminante “Gli storici ? che palle !!”.
Il Signor De Luca, distinto come sempre, ha promosso persino la campagna “Cafoni Zero” non temendo un clamoroso boomerang.
Torniamo all’intervista. Suona un po’ ridicolo, fatto da lui, il richiamo “alle questioni di merito” giacché totalmente trascurate nelle primarie regionali. Ma il passaggio più gustoso è stato: “Renzi ha fatto benissimo a dire che il Governo non modifica niente. Questa è responsabilità del Parlamento”. Ha ritenuto prudente dimenticare che Renzi, oltre a essere Presidente del Consiglio, è leader e Segretario del partito di maggioranza e che il suo Governo sta promuovendo sia le riforme costituzionali sia la riforma della legge elettorale. Ma la Severino non può toccarla. Si sa, con i potenti è meglio andar cauti e ripetere “ha fatto benissimo a dire che il Governo non modifica nulla”. Qui dobbiamo rimuovere un sospetto; non possiamo credere a un De Luca invigliacchito!