Non bastava Michela Murgia, ora ci si mette anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a criticare il generale Francesco Paolo Figliuolo per la sua divisa. «Consiglio al commissario Figliuolo – ha detto il governatore – di andare in giro per l’Italia in abiti civili. Quando si hanno funzioni civili, credo sia inappropriato andare in giro in abiti militari, con la tuta mimetica, gli anfibi. Questo rischia di determinare problemi delicati. L’immagine dell’Esercito deve essere tenuta fuori dalle polemiche politiche». E prosegue: «Quando si gestisce un piano di distribuzione diventano inevitabili i contrasti, le polemiche e non è accettabile che questo possa avere ricadute sull’immagine delle forze armate. Mi auguro che si correggano comportamenti inappropriati». Non ha tardato ad arrivare la risposta dei militari, con il rappresentante nazionale del comparto Difesa e Sicurezza Marco Cicala, che allo sceriffo risponde senza mezzi termini: «Peccato che un politico di lungo corso, si preoccupi di eventuali comportamenti inappropriati, dimenticandosi del “lanciafiamme”. La Regione Campania, che è anche orgogliosamente la mia terra, deve molto a quell’uniforme. Si ricordi che dove ha fallito la politica, come per esempio per l’emergenza rifiuti, quella gloriosa uniforme, e nonun abito sartoriale, è scesa in campo tra i nostri concittadini per servirli senza se e senza ma».
Il governatore campano ha polemizzato anche con i quantitativi di dosi che arrivano nela sua regione, «200mila in meno rispetto alla sua popolazione». «Un atto di delinquenza politica», lo ha definito.