Ci sono due dati degli ultimi giorni che illustrano al meglio il fallimento sostanziale della gestione De Laurentiis. Un fallimento che è imprenditoriale, più ancora che tecnico. Perché, il dato è oggettivo, i risultati in questi anni non sono mancati. E’ vero, si poteva (e doveva) fare di più: ma resta pur sempre una squadra partita dalla C che in due anni (il primo non lo contiamo per le oggettive difficoltà) è arrivata in A. E che una volta in A ha sempre centrato, con una sola eccezione, la qualificazione in Europa, vincendo, nel frattempo, tre trofei.
I dati che dicono in maniera inequivocabile del fallimento della gestione De Laurentiis sono relativi al fatturato ed agli abbonamenti. Mentre il fatturato della Juve vola, quello del Napoli è sostanzialmente fermo al 2008, primo anno di serie A. Ogni anno c’è la variabile relativa alle plus valenze e ai soldi che arrivano o meno dalla Champions, ma il dato strutturale è fermo ormai da una vita a 120 milioni. Il che vuol dire che il Napoli non è cresciuto da questo punto di vista nonostante una notevole visibilità internazionale. Segno evidente che la strategia (?!) non funziona.
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