C’era un ragazzo che come noi amava i Beatles e i Rolling Stones… Danilo Rea non fa parte di chi ancora oggi contrappone i Fab Four a Mick Jagger & co. Il suo ultimo album, “Something In Our Way”, mette insieme rock e melodie per solo piano.
Nel suggestivo scenario del chiostro di Palazzo Caracciolo, Danilo Rea, mercoledì 2 dicembre, dalle 19,30, in poi, presenterà la sua ultima fatica discografica per la prima volta a Napoli nell’ambito della rassegna “In Chiostro – Piano e Jazz a Palazzo Caracciolo”. Nel suo originale ‘concerto-aperitivo’, Rea rileggerà capolavori assoluti come “Let It Be”, “The Long and Winding Road”, “Yesterday”, “Paint It Black”, “Jumpin’ Jack Flash” e “As Tears Go By”, tra le varie canzoni riarrangiate per pianoforte dal musicista romano.
«Affrontare il repertorio dei Beatles non è una novità per me – spiega il pianista -: con le loro canzoni sono cresciuto e, dal vivo, li suono spesso. Sorprendente, invece, è stata la scoperta dei Rolling Stones: lavorando a questo progetto, mi sono reso conto finalmente di quanto sia potente la loro musica».
Non c’è genere musicale che non rientri nella sua sfera d’interesse. Pianista compositore e interprete di gran classe, Rea è diplomato in Pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia e ha debuttato 40 anni fa sulla scena jazz con il Trio di Roma (Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto), destinato a diventare uno dei gruppi di riferimento del panorama italiano.
Nella sua lunga carriera ha esplorato con gusto e consapevolezza il mondo della classica (è recente il suo sodalizio con Ramin Bahrami nel segno di Bach), la canzone d’autore (come partner privilegiato, tra i tanti, di Mina), infine il rock e del pop, amori giovanili mai dimenticati.
“Something in our way” è dominato da un accattivante senso di leggerezza, dal rispetto per l’invenzione melodica dei due giganteschi gruppi musicali, arricchito dalla verve improvvisativa del jazzista di rango.
Cornice speciale del suo ‘piece unique’ napoletano è il Chiostro di Palazzo Caracciolo, un gioiello architettonico nel cuore di Napoli, in via Carbonara. Già residenza dell’omonima famiglia, tra le più importanti dinastie nobiliari italiane, è stato edificato nella sua struttura attuale nel 1584 sul luogo dove si ergeva un castello donato da Roberto d’Angiò a Landolfo Caracciolo. Il chiostro coperto da un originale impluvium e arricchito da un grazioso giardino si propone come location ideale per appuntamenti musicali non banali, né di routine. Un nuovo luogo per la musica a Napoli.