Roma-Napoli: città a confronto
Roma fa il paio con Napoli senza però averne il carisma. A Napoli si impara ad essere napoletani, quasi una scuola di vita che fa accettare imbrogli, sporcizia e strade scassate. A Roma tutto questo non lo si perdona! Lei è stata (e forse lo è tuttora) troppo importante per l`Italia e per il mondo intero.
Giuseppe Zanandrea Milano
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Caro Zanandrea, innanzitutto a Napoli non si impara ad essere napoletani. A Napoli si nasce napoletani, non potendo, per ovvi motivi, nascere beneventani o milanesi o veneziani. Ma nascere napoletani non significa avere geni particolari, per esempio il gene dell`immondizia o delle strade dissestate o dell`imbroglio. Significa, fondamentalmente, venire al mondo in una città che non è stata premiata dalla storia, una
città che ha pagato duramente il suo passato di capitale. Napoli non è stata sempre così malridotta. Ha avuto i suoi momenti di splendore, le sue grandezze. Ma ha avuto anche la sfortuna di
essere annessa al Regno d`Italia del quale non ha mai fatto veramente parte, e di essere vista come una sorta di nemica. Se a ciò aggiungiamo un certo generale lassismo – tipico del Meridione – e una certa strafottenza verso la cosa pubblica, il quadro è completo. Quanto a Roma, la storia, secondo me, è diversa. A Napoli si perdona molto, perché è una città comunque periferica, lontana, e perché, negli anni, è diventata quasi sinonimo di disorganizzazione. Napoli è così, che ce vuo` fa? A Roma non si perdona nulla, perché è la Capitale, perché è la città eterna. Roma è una città continuamente sotto i riflettori, e per questo non può permettersi di sbagliare. Se a Napoli cade un palazzo, è caduto un palazzo. E giù, assieme ai calcinaci, le giustificazioni: può capitare, l`incuria è secolare, scurdammoce `o passato. Se a Roma cade un cornicione, è venuto giù il mondo. Roma è il nostro biglietto da visita. E su un biglietto da visita anche una macchiolina microscopica è una fetenzia immensa. Figuriamoci poi quando le fetenzie, di per sé, sono già piuttosto grosse. [Ansa] mattias.mainiero@liberoquotidiano.it
Da Libero