Di Diletta Capissi
Nel ricordo di Francesco Rosi, di Luca Ronconi e di Francesco Caccavale, si è svolta la quinta edizione del Premio le Maschere del Teatro Italiano, per la prima volta nella cornice del Mercadante Teatro Strabile di Napoli invece che nell’abituale location del San Carlo. Luca de Fusco e Maurizio Giammusso, ideatori del premio, hanno voluto in questo modo ricordare i due grandi maestri di cinema e di teatro, e la passione del patron del teatro Augusteo, anche lui recentemente scomparso.
Una serata all’insegna dell’ironia, condotta ormai come da tradizione, da Tullio Solenghi, che riunisce la grande platea di attori, attrici, registi, autori, scenografi, autori, costumisti, tecnici luci, autori musiche, selezionati in terne da una giuria di critici e poi votati dagli operatori e addetti ai lavori. Organizzata per il primo anno dal Teatro Stabile di Napoli Teatro Nazionale con il patrocino dell’AGIS (Associazione Generale Italiana Spettacolo) è stata trasmessa in diretta differita su Raiuno.
E quest’anno l’oscar del palcoscenico, premia come migliore spettacolo dell’anno Lehman Trilogy di Luca Ronconi il grande regista del teatro scomparso appena sei mesi fa. Come migliore autore di novità italiana,è stato premiato Stefano Massini sempre per Lehamn Trilogy che ha condiviso simbolicamente il premio proprio con Ronconi, suo maestro: “a cui devo tutto – ha detto visibilmente commosso – e che mi ha insegnato l’artigianato umile”. Il riconoscimento è stato consegnato dal filosofo Sebastiano Maffettone nella veste di consulente alla cultura del presidente della regione Campania: “La cultura – ha rilevato Maffettone – è un motore fortissimo di contatto perché a teatro si va di persona”.
La migliore regia è stata assegnata ad un protagonista del teatro contemporaneo, il regista Antonio Latella per Natale in casa Cupiello, che ha così spiegato il senso della sua trasposizione di un classico di Eduardo: “Apprezzo molto la tradizione teatrale ma come regista non posso solo fare quello che è già stato fatto, cerco vie nuove”. Molto apprezzato dal pubblico in sala il premio al migliore attore protagonista Eros Pagni per Il Sindaco del Rione Sanità, per la regia di Marco Sciaccaluga. Mentre sul versante femminile migliore attrice protagonista è stata Manuela Mandracchia per Hedda Gabler., regia di Antonio calenda L’attore Nando Paone, emozionantissimo, ha ricevuto il premio come miglior attore non protagonista per lo spettacolo Don Giovanni di Alessandro Preziosi.
La miglior attrice non protagonista la brava Monica Piseddu per lo spettacolo Lo Zoo di Vetro per la regia di Arturo Cirillo, mentre il miglior attore emergente Alessandro Averone per lo spettacolo Der Park del regista Peter Stein che ha incassato diversi premi tra cui anche quello per il miglior scenografo che è andato a Ferdinand Woegerbauer .Il premio al miglior costumista è andato a Maurizio Millenotti per il Giardino dei ciliegi diretto da Luca de Fusco.
Un applauso a scena aperta ha accolto la grande signora della scena Giulia Lazzarini, premiata come miglior interprete di monologo di Muri. Prima e dopo Basaglia, per la regia di Renato Sarti.
Nicola Piovani, al suo secondo premio per il teatro, ha ricevuto il premio come miglior autore di musiche per La dodicesima notte, diretto da Carlo Cecchi. “I premi teatrali me li tengo ben stretti – ha detto il premio Oscar – hanno un valore enorme”, poi ha aggiunto: “Se non c’è una cultura nazionale, non c’è paese”. Il miglior disegnatore di luci è stato scelto Luigi Saccomandi per Il Don Giovanni. Vivere è un abuso mai un diritto di Filippo Timi.
Il Premio speciale del Presidente della Giuria, Gianni Letta, è stato attribuito ad un grande protagonista del teatro italiano Umberto Orsini, che, accolto da un caloroso tripudio di applausi, ha recitato il sonetto 64 di Shakespeare.
Mentre il Premio Graziella Lonardi Buontempo, quest’anno è andato a Dino Trappetti per la Fondazione Tirelli Trappetti e Tirelli Costumi, storica sartoria italiana nata nel 1964 a cui si deve la realizzazione di costumi per film e spettacoli celebri.
La giuria del premio è composta da Gianni Letta, presidente di giuria, Rosita Marchese, CdA Teatro Stabile di Napoli, Giulio Baffi, critico de La Repubblica, Maricla Boggio, drammaturgo, Antonio Calbi, direttore del Teatro di Roma, Moreno Cerquetelli, critico del Tg3, Emilia Costantini, critico del Corriere della Sera, Masolino D’Amico, critico de La Stampa, Maria Rosaria Gianni, capo redattore cultura del Tg1, Geppy Gleijeses, presidente Gitiesse Artisti Riuniti e Teatro Quirino, Enrico Groppali, critico de Il Giornale, Andrea Porcheddu, critico di www.glistatigenerali.com. Il premio ideato dodici anni fa da Luca De Fusco e dal critico Maurizio Giammusso, è fortemente sostenuto da Gianni Letta, grande appassionato di teatro.