L’ex governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, resta in cella. Cuffaro è stato condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra. La Cassazione ha dunque rigettato il ricorso presentato dal suo difensore, l’avv. Maria Brucale, ricorso contro l’ordinanza del tribunale di sorveglianza di Roma che, l’anno scorso, ha negato all’ex presidente della Regione la possibilità di finire di scontare la pena usufruendo dell’affidamento ai servizi sociali. La Procura generale della Cassazione aveva espresso parere favorevole all’istanza di affidamento in prova ai servizi sociali. I giudici del Tribunale spiegarono le motivazioni del “no” sostenendo che Cuffaro non aveva collaborato alle indagini e senza dare alcun chiarimento delle zone d’ombra che restano su alcuni fatti a lui contestati. Il no fu deciso da parte dei giudici perché non avendo collaborato non poteva l’ex Governatore beneficiare di alcun vantaggio sulla sua condanna. Anche in quel caso c’era stato il parere favorevole della procura dell’istituto di pena, il carcere di Rebibbia, che aveva parlato di ravvedimento del detenuto. Cuffaro quindi resta in carcere a Rebibbia dove è recluso.
(L.B)