La Polizia di Stato di Crotone ha notificato ad un´insegnante di una scuola materna del capoluogo un´ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dell´esercizio di un pubblico ufficio o servizi, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento cautelare, si legge in una nota, trae origine da alcune denunce presentate negli uffici della locale Squadra Mobile il 6 dicembre, da genitori di bambini, alunni dell´indagata, che lamentavano la circostanza che la maestra, a dire dei propri figli, durante gli orari scolastici, teneva condotte vessatorie di natura fisica e psicologica nei loro confronti. In particolare, le querelanti hanno evidenziato di aver notato, sin dall´inizio dell´anno scolastico o, comunque, nell´ultimo mese, un comportamento insolito nei figli, i quali erano diventati insofferenti verso la scuola; questo unito a nervosismo, con pianti improvvisi, anche durante la notte, al solo pensiero di doversi recare in aula l´indomani. Aggiungevano che tali atteggiamenti, così come riferito dai figli, erano originati dalle percosse sulle mani, alla nuca e sul viso perpetrate dalla maestra durante gli orari in cui era nella classe frequentata dai piccoli alunni. A seguito di tali denunce, d´intesa col il PM titolare, i poliziotti della Squadra Mobile Crotonese hanno avviato un´articolata attività investigativa supportata da servizi d´intercettazione di conversazioni e comunicazioni audio-video presso l´aula della scuola materna frequentata dai bambini; venivano parallelamente effettuate escussioni testimoniali di persone informate sui fatti.