“Se qualcuno vuole interpretare il rilancio del dialogo del Presidente della Regione con il suo partito in termini di ‘commissariamento’, sbaglia di grosso”. Lo ha detto all’Adnkronos il Governatore siciliano, Rosario Crocetta all’indomani dell’incontro al Nazreno con il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini e i big siciliani del partito, Fausto Raciti e Davide Faraone.
“Chi pensa al mio ‘commissariamento’ sbaglia, innanzitutto perche’ faccio parte della direzione del Pd e quindi uomo che contribuisce alle decisioni del partito – aggiunge ancora Crocetta – e secondo, perche’, ne’ il Pd vuole fare questo ne’ Crocetta e’ uomo da commissarimento”. E aggiunge: “Il braccio di di ferro infinito che qualcuno vorrebbe rappresentare non e’ mai stato nella mia agenda. E nei miei comportamenti e nelle mie intenzioni c’e’ un
solo obiettivo: avviare la rivoluzione del cambiamento e della Sicilia, senza cedimenti. D’intesa con tutti i partiti, in un clima di serena collaborazione e confronto con il mio partito”. Ieri, al Nazareno, e’ stato stabilito un
‘patto per le riforme’ da atuare entro sessanta giorni, un tentativo insomma di superare le polemiche interne al partito. “Per l’agenda delle riforme – spiega ancora Rosario Crocetta – nessuno si illuda che partiamo dall’anno zero, anche perche’ le riforme piu’ importanti di cui ha bisogno la Sicilia sono gia’ state approvate da mesi dalla Giunta regionale, dalla burocrazia ai testimoni di giusutizia, dall’acqua pubblica alle attivita’ produttive. Darebbero una grossa spinta alla Regione siciliana e allo sviluppo della Regione. E’ chiaro che i partiti avranno altre priorita’…”. E chiede che le riforme vedano “protagonisti anche esponenti delle opposizoni” perche le riforme
“sono frutto di un lavoro collegiale”. Per concludere: “Se qualcuno pensa ancora alla politica della forza e dei muscoli, non ha capito niente di me”.