Tredici anni dopo la tragedia della Costa Concordia, il comandante Francesco Schettino condannato a 16 anni per il naufragio che costò la vita a 32 persone, ha chiesto la semilibertà. Avendo già scontato oltre metà della pena, può accedere alle misure alternative al carcere. L’udienza è il 4 marzo. «A prescindere dalla decisione dei giudici siamo certi che Schettino vivrà il resto dei suoi giorni con addosso il peso di questa tragedia. Questa è la più grande pena per lui. Anche se dovesse uscire dal carcere, dovrà convivere con questa colpa per tutta la vita», ha commentato sulle pagine del Resto del Carlino, Vanessa Brolli, una delle sopravvissute