Per la tragedia della Costa Concordia, Francesco Schettino è stato condannato senza nessuna attenuante a 26 anni e 3 mesi. A emettere la sentenza è la Corte del Tribunale di Grosseto. E’ questa condanna l’ex comandante che non era presente in aula, fa giustizia per le 32 vittime di quel terribile disastro.. I Pubblici Ministeri, Maria Navarro, Stefano Pizza e Alessandro Leopizzi non si fidano dell’ex comandante, che ha preferito rimanersene nella sua casa di Meta di Sorrento: «C’è il rischio di fuga», dice la Procura, chiedendo dunque che Schettino torni subito in carcere dopo la sentenza del tribunale, attesa per i giorni che vanno dal 10 al 15 febbraio.
Si è chiusa così una requisitoria durata oltre venti ore, in cui sono arrivate anche acuti da parte dei pm, quando Stefano Pizza ha definito l’imputato “un incauto idiota”, unendo in una le due definizioni che si trovano in dottrina giuridica di «abile idiota» e “incauto ottimista”. Ventisei anni e tre mesi di condanna per l’ex comandante, che non è in aula: questa la pena presentata dalla Procura di Grosseto: “Torni subito in carcere, c’è pericolo di fuga”. La difesa dell’ex comandante non ci sta e dice : “Quasi ergastolo, manco Pacciani…”. Schettino: “Non scappo. Sono a disposizione dell’autorità giudiziaria, mi si dica quello che devo fare”. Beh viene da pensare se proprio lui, Schettino, abbandonò la nave lasciando morire passeggeri dopo la sciagurata manovra che solo chi non è “un vero marinaio” poteva fare.