di Laura Bercioux
Da Napoli a Philadelphia con un sorriso nel cuore: in Campania inizia una nuova avventura scientifica. A scendere in campo è uno scienziato napoletano, Antonio Giordano che si occupa da tempo della Campania dei Veleni (http://www. campaniaterradiveleni.com/) e che non molla mai. La grande mappatura genetica degli sportivi è appena cominciata, ed è la Campania la Regione-pilota.
Prof. Giordano lei dirige lo Sbarro Intitute for Cancer Research and Molecular Medicine (www.shro.org) ed il Centro di Biotecnologia del College of Science and Tecnology della Temple University in America, ed è il promotore di uno studio sul DNA dei calciatori.
“Sì, è una ricerca iniziata studiando i meccanismi genetici nelle cellule di pazienti affetti da patologie tumorali. La stessa tecnologia e “know-how” si applicherà ad atleti che che praticano il calcio ed altri sport a livello agonistico. Il progetto avra’ il suo cuore principale in Campania con la preziosa collaborazione del prof. De Nicola, il medico sportivo del Napoli e il Professore Michele Marzullo. Nel tempo potremo capire, sempre attraverso il DNA, chi e’ piu’ suscettibile a sviluppare il danno muscolare ed altri tipi di patologie che affliggono gli sportivi. E’ nostra intenzione di applicare allo sport un tipo di indagine e diagnosi che possa prevenire i danni che colpiscono l’atleta nel momento del massimo sforzo. Non solo, potremo individuare e creare delle terapie adatte e personalizzate per prevenire e correggere il danno. Gli atleti del Calcio Napoli hanno dimostrato di essere i più’ integri fisicamente nonostante i numerosi impegni calcistici e poi il Presidente Aurelio De Laurentiis è stato molto chiaro ed esaustivo: vuole che il Napoli sia un modello anche nell’avanguardia tecnologica”.
Professore questo studio avrà altri risvolti?
“Sì, ci permetterà di studiare e migliorare le strategie per la diagnosi e la cura di patologie gravi come quelle tumorali, degenerative e meno frequenti come l’autismo, la SLA, le distrofie muscolari. Patologie che sono legate anche ai gravi problemi ambientali che affliggono la Campania e purtroppo anche il resto dell’ Italia. Il calcio è uno sport molto diffuso e praticato, se i ragazzi che lo praticano e nascono o crescono in zone meno salubri come la Terra dei Fuochi e dei veleni, certamente hanno rischi maggiori a sviluppare nel tempo queste malattie. Questo test in futuro aiuterà anche a monitorare i soggetti che rischiano di sviluppare patologie gravi. Lo studio che faremo sul DNA dei calciatori ci potrà’ aiutare a comprendere il perche’ alcuni sviluppano patologie come la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica)”.
Lei è molto tifoso del Napoli e non solo…
“Amo in generale lo sport e sono tifoso degli azzurri. Penso che il Napoli sia una squadra dalla mentalità vincente come il suo presidente ed il suo allenatore quindi la pericolosità’ o il blasone dell’ avversario diventa relativa. Questo per commentare il sorteggio in coppa con l’Athletico. E’ una squadra abituata a giocare a determinati livelli e può certamente ambire allo scudetto o ad altri importanti trofei. Altro sport che seguo è la boxe, Franco Falcinelli dirigente illuminato della federazione italiana mi ha voluto fra i componenti dello staff medico dell AIBA (http://www.aiba.org), l’Associazione Internazionale di pugilato, basti pensare ai campioni di altissimo livello che la Campania ha regalato a questo sport mondiale per citarne alcuni Angelo Musone, Patrizio Oliva, Clemente Russo e tanti altri”
Con Giordano c’è anche il professor De Nicola, “il capitano” medico del Napoli, che collabora attivamente con Giordano, un progetto ambizioso.
“Sì. Un progetto nato dall’idea del prof. Giordano e da una stima reciproca che mi ha entusiasmato. Noi qui a Napoli, in Campania, collaboriamo con l’America prelevando i campioni di DNA attraverso la saliva. Tutto ciò avverra’ non solo sui campioni degli atleti del Napoli ma anche di quelli di altri sport come il basket,il pugilato, il tennis, la pallavolo. Varie fasce d’età e atleti agonistici che verrano da noi alla prima visita medico sportiva. Un progetto ampio e ambizioso che ci aiuterà a capire, attraverso le abitudini di vita di questi atleti, perché i fattori esterni sono determinanti nell’influenzare il DNA. il prof Giordano sta individuando il laboratorio dove convogliare questa grande raccolta di materiale biologico che traccerà la mappatura degli sportivi.