Dal Comune di Napoli stanno arrivando alla Corte dei Conti della Campania segnalazioni di immobili mal gestiti con contratti siglati e rinnovati tacitamente dalle imprese di Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano arrestato con l’accusa di aver pagato una tangente a un dirigente della Consip. I pm contabili hanno dunque aperto una indagine che mira a verificare i danni economici derivanti dalla gestione del patrimonio immobiliare di Napoli, che ammonta a circa 30mila unita’, dall’azienda che fa capo all’imprenditore. I canoni sarebbero molto piu’ bassi rispetto a quelli di mercato e pertanto risulterebbero perdite per decine di milioni di euro ogni anno. L’indagine del procuratore Marco Catalano e’ delegata alla Guardia di Finanza di Napoli.
Ma non solo. La Corte dei Conti ha un fascicolo aperto sulla gestione degli immobili di lusso. Oltre al canone irrisorio di soli 9mila euro al mese al prestigioso Tennis club di Mergellina, nel mirino c’e’ anche quello dei circolo Posillipo che invece paga solo 8mila euro rispetto agli 80mila che invece, secondo la Procura contabile, dovrebbe versare. Alfredo Romeo e la sua societa’ dal 1998 fino a pochi anni fa ha gestito l’intero patrimonio immobiliare. Inviti a dedurre intanto sono in corso di notifica sia ai dirigenti dell’azienda di Romeo, sia a dirigenti del comune di Napoli, per un danno erariale ci quasi 2 milioni di euro. Si tratta di una inchiesta del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli sui mancati guadagni da parte di Palazzo San Giacomo per la gestione ritenuta “sconsiderata” del Rama Club di Fuorigrotta, struttura comunale affidata ad un terzo che ne ha fatti campi da calcio e tennis che versa canoni molto piu’ bassi rispetto a quelli dovuti.