Nella splendida cornice di Palazzo Amaduri di Gioiosa Jonica, la giornalista Rai, scrittrice Annarosa Macrì, attraverso un dialogo con Maria Vittoria Morano giornalista Rai, ha proposto il suo ultimo romanzo “ Corpo estraneo” Rubbettino Editore.
Si tratta di un romanzo innovativo, femminile e non femminista, dove Bianca, la protagonista si racconta con la singolare capacità e semplicità che solo le donne possiedono. Emozioni, sensazioni, gioia di scoprirsi essere speciale nella maternità, morte, vita che si rinnova percorrono, pagina dopo pagina l’intimità della protagonista facendo un tutt’uno con l’autrice stessa: difficile scindere Bianca dalla scrittrice o dalla quotidianità di una qualsiasi donna, specie se donna del sud.
Si tratta, quindi, di un percorso di vita, storie che si dipanano tra incontri con altre donne che si raccontano, un po’vittime, un po’ attrici: donne capaci, forti, coraggiose ma allo stesso tempo pudiche, rispettose dei ruoli con le quali riesce a intessere un intreccio di complicità, solidarietà e tenero affetto.
Partendo dal sospetto di avere un male incurabile, un corpo estraneo, Bianca ripercorre la sua vita: l’infanzia in Calabria, gli studi a Milano e il Sessantotto che rappresenta la prima presa di coscienza politica, il matrimonio , la maternità , il lavoro e la solitudine in cui è precipitata; tutto con un filo conduttore quale la consapevolezza di essere donna del sud, legata alla propria terra, alle proprie tradizioni che esulano dalla banalità ma che trovano nel modus vivendi l’unicità di essere calabrese.
Annarosa Macrì, oltre ai successi professionali conseguiti durante la sua carriera, dimostra, in questo romanzo la fierezza dei propri ideali e delle proprie scelte spingendosi con determinazione ad oltrepassare le ostilità, le indifferenze e le violenze attraverso la razionalità e la cultura.
B.S Aliberti Borromeo