
Giuliana Covella ha presentato a Corelone il suo ultimo libro: Rapido 904 – La Strage Dimenticata. A fare da cornice all’evento, il Centro Documentazione Antimafia e Movimento Antimafia di Corleone dove sono potuti intervenire il sindaco Lea Savona e alcuni rappresentanti di associazioni impegnate nella promozione della Legalità. Il 24 maggio scorso il Sindaco Lea Savona, nell’ambito di una giornata di promozione della Legalità ai giovani, aveva ospitato a Corleone Saverio Masi, capo-scorta del giudice Nino Di Matteo, tuttora impegnato a ricostruire la verità sulla Trattativa Stato-Mafia.
“Sono onorata e ringrazio moltissimo i giornalisti, gli scrittori e gli agenti delle forze dell’Ordine che vengono a Corleone per sostenere la Legalità”, afferma Lea Savona sindaco di Corleone, e prosegue, “Con Giuliana Covella si è tornati a parlare della Trattativa Stato-Mafia e dei Servizi Segreti deviati. Per non essere preoccupati di questi temi, dobbiamo occuparcene, parlarne, sviscerare ogni mistero ancora irrisolto – questo approccio coraggioso della ricerca della verità è in piena armonia con i nostri sentimenti e la nostra identità di cittadini, e di cittadini di Corleone”.
Secondo i magistrati la “Strage di Natale”, di cui tratta il nuovo libro di Giuliana Covella, fu la prima risposta al maxiprocesso di Palermo ed è collegata agli attentati degli anni novanta: dalle consulenze tecniche è emerso che l’esplosivo usato per il Rapido 904 era lo stesso che negli anni ‘90 uccise Falcone e Borsellino.
Giuliana Covella è giornalista e scrittrice. Nel corso della sua carriera vanta il Premio nazionale “Carlo La Catena” 2012, il Premio Ente nazionale Protezione animali per la Legalità 2012 e scrive per diverse testate e periodici. Nella sua opera cerca di fare luce sulla Strage di Natale dove morirono 17 persone e ne rimasero ferite 267. Era il 23 dicembre 1984. Ma chi ha pagato per le vittime del Rapido 904? Di chi sono le responsabilità? Chi aveva interesse a far saltare in aria la nona carrozza del Napoli – Milano? Nel 2010 – sulla base di nuove testimonianze di pentiti – spunta il nome di Totò Riina e vennero riaperte le indagini.
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“C’è una forza interna allo Stato, la stessa che compie le stragi, che impedisce l’accertamento della verità: lo Stato, anche in questo caso, non processerà mai se stesso”.
Ex giudice Ferdinando Imposimato
(tratto dal libro Rapido 904, la strage dimenticata – di Giuliana Covella, GrausEditore)