Paccione chiii? E’ iniziato così il percorso che ha portato Luigi Paccione, avvocato amministrativista barese ed ex-alunno del professor Enrico Dalfino, a candidarsi sindaco di Bari su proposta di #convochiamociperbari, movimento di cittadinanza attiva di sinistra. Un insieme di persone, donne e uomini con storie differenti e con aspirazioni comuni che vogliono dimostrare che insieme un’altra via è possibile.
Location suggestive: tra arte, tradizione, storia e architettura. Appuntamenti molto partecipati e interventi diretti, qualificati ed evidentemente complemetari – anche tra essi stessi – a un percorso programmatico non improvvisato. Un movimento che sostiene una visione “altra” della città : democratica e partecipata, accogliente e includente, laica e giusta, sostenibile e generosa, culturalmente aperta e creativa, attenta ai bisogni delle persone più deboli e alla difesa dei beni comuni e della loro inalienabilità .
Una chiamata collettiva a un percorso condiviso nel quale il movimento vorrebbe che tutta la città si riconoscesse, ricostruendo il senso della comunità cittadina. Comunità intesa nel dare una mano concreta alle famiglie, guardando al patto di stabilità non come un limite invalicabile; nel migliorare l’offerta degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, incrementando anche il tempo pieno nelle primarie.
#convochiamoci Un gruppo che propone politiche per una gestione virtuosa dei bilanci delle municipalizzate, nell’ottica di funzione pubblica, promuovendo il rilancio di Amtab, Amgas e Amiu. Con l’obiettivo ambizioso che nelle aziende prevalesse la sobrietà , l’efficienza e la trasparenza, a cominciare dalle nomine dei manager e dalle retribuzioni dei dirigenti legate ai risultati. Il tutto sottoposto a verifiche attraverso l’introduzione di comitati civici di controllo. E per quanto concerne il problema delle imposte e dei bilanci, non si esclude la deroga al patto di stabilità interno senza incorrere in sanzioni; nel caso siano a rischio i diritti infungibili dei cittadini e le funzioni fondamentali dell’amministrazione locale.
Progressività delle imposte addizionali comunali e introduzione di tasse di scopo, destinate alla realizzazione di opere/servizi pubblici, è un altro degli obiettivi del movimento per perseguire il bene comune. #convochiamociperbari, inoltre, intende dare vita a un Osservatorio dei beni comuni per la salvaguardia dei diritti di cittadinanza, delle politiche giovanili e sociali, della riduzione degli sprechi e la valorizzazione del patrimonio pubblico. Paccione “La città che vogliamo – spiegano i componenti di #convochiamociperbari – è un luogo aperto, che sappia valorizzare le diversità, che potenzi i progetti e i servizi per i migranti e richiedenti asilo”. Luigi Paccione e #convochiamoci per Bari ipotizzano la creazione di un distretto dell’economia verde e solidale con l’introduzione della moneta locale. Un programma politico di cambiamento, per guardare a Bari come a una città amica dei tempi del lavoro, delle famiglie e del tempo libero. L’impressione è che si cominci a intravedere una risposta meno populista e certamente più articolata – sia tecnicamente sia politicamente – pronta e in grado di prendere il posto delle insofferenze e delle aspettative in gran parte deluse dal cosiddetto ‘grillismo’.